La sig.ra Soto Guanolusia è intervenuta ad uno degli oltre 250 eventi a latere ufficiali che si tengono a nell’ambito del Forum Politico di Alto Livello (HLPF, in inglese) delle Nazioni Unite 2021, dedicato al tema: “Una ripresa sostenibile e resiliente dalla pandemia di Covid-19 che promuova le dimensioni economiche, sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile: costruire un percorso inclusivo ed efficace per la realizzazione dell’Agenda 2030 nel contesto del decennio di azione e consegna per lo sviluppo sostenibile”.
L’evento a latere del 7 luglio, intitolato “Rompere il Circolo della Povertà e della Fame, le Nostre Richieste” è stato organizzato dal Comitato delle ONG per lo sviluppo sociale, di cui è parte anche “Salesian Missions” di New Rochelle, Stati Uniti.
Abilmente supportata da Freddie Ruiz, il Coordinatore del progetto “Fundación Proyecto Salesiano”, la sig.ra Soto Guanolusia ha spiegato come il loro comune ha beneficiato di questo progetto che forma e sostiene le madri dei bambini di strada nell’agricoltura biologica. Il comune opera come una cooperativa agricola, dove la vendita dei prodotti nei mercati locali offre un buon ritorno economico per tutti e aiuta i protagonisti del progetto ad uscire dalla povertà e dalla fame, e dove l’emancipazione professionale e sociale delle donne e la riabilitazione dei bambini emergono come altri elementi importanti dell’iniziativa.
Ma non solo: durante l’evento è intervenuta anche la signora Wavinya Nzioka, impegnata per l’adozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nella contea rurale di Makueni, in Kenya, e partner della Rete del “Don Bosco Development Office” di Nairobi (DBDON), la quale, introdotta da Geoffrey Ngui, dell’Ufficio di Collocamento del DBDON, ha spiegato il progetto “Orto Verticale”. Tale iniziativa rappresenta un modo sicuro per affrontare il problema della fame e della malnutrizione tra i poveri della sua regione, e la sig.ra Wavinya Nzioka ha fissato l’obiettivo di raggiungere 15.000 famiglie con questo innovativo metodo di coltivazione.
Le sue richieste politiche sono state chiare: il governo del Kenya ha bisogno di aumentare gli stanziamenti per l’agricoltura e integrare il suo sforzo per replicare su vasta scala il progetto, rendere più facile per le donne, in particolare quelle con disabilità, l’accesso ai prestiti per i loro progetti di sostentamento.
Le sue valutazioni sono state sostenute, tra l’altro, sia da Henrick Guenter, che ha parlato a nome della FAO, sia da Augustine Kaheeru Behemuka, che ha parlato a nome del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo.
Da parte sua, don Benigno P. Beltran SVD, Presidente e Amministratore Delegato del Centro per l’Apprendimento “Sandiwaan”, ha presentato il suo ambizioso progetto di piantare un miliardo di alberi di bambù, sia come misura per combattere il cambiamento climatico, sia per sviluppare un’economia basata sulla natura per combattere la povertà.
Questo resoconto sarebbe incompleto senza riconoscere il ruolo di Angel Gudiña, di “Misiones Salesianas” di Madrid, e Lina Varon, di “Rete America Sociale Salesiana” (RASS), che hanno identificato il progetto in Ecuador come una buona pratica per questo evento a latere.
Si segnala, inoltre, che lunedì prossimo, 12 luglio, alle 13:30 (UTC+2), un’altra esperienza salesiana – l’Ecole Normale Technique (ENTEC) di Fleuriot-Tabarre, ad Haiti – verrà presentata come buona pratica nel programma ufficiale (HLPF) delle Nazioni Unite, durante l’evento a latere “Fede senza Frontiere”, organizzato dalle ONG “REDES” e “Justice Coalition of Religious” (JCoR). All’evento, che potrà essere seguito in diretta streaming in inglese, francese e spagnolo, qui, parteciperà il missionario salesiano don André Mytilien.
Don Thomas Pallithanam, SDB,
Rappresentante della Missione Salesiana all’ONU
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