Nella serata del 30 gennaio si è svolta l’ultima sessione del processo, presieduta da mons. Protógenes José Luft, vescovo di Barra do Garças. Erano presenti: i membri del tribunale, il Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, il Vice-Postulatore, P. Paulo Eduardo Jácomo; P. Joao Bosco Maciel che molto ha collaborato nella fase diocesana; don Natale Vitali, Consigliere Regionale per l’America Cono Sud, don Gildásio Mendes dos Santos, Ispettore di Brasile-Campo Grande (BCG); don Joseph Grünner, in rappresentanza dell’Ispettoria della Germania; diversi Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice; il gruppo ADMA di Meruri e membri della comunità indigena bororo.
Davanti al grande quadro che rappresenta don Lunkenbein e Simão Bororo stavano le scatole contenenti i documenti dell’Inchiesta. Nel contesto di una celebrazione della Parola e attraverso alcune letture che richiamavano il valore del martirio è stata ricordata la testimonianza di fede, di inculturazione del Vangelo, di difesa dei popoli indigeni fatta da don Lunkenbein e Simão Bororo che con il loro sangue hanno sigillato un’alleanza di fraternità e di pace a servizio del popolo bororo.
Molto suggestivi sono stati i segni e i riti propri della cultura bororo che hanno accompagnato tale cerimonia: canti, danze rituali, e due grandi pariko, un copricapo di penne di ara portato sulla fronte durante il rito funebre esclusivamente dagli uomini, un ornamento che ben rappresenta l’identità bororo. Tutti i presenti hanno potuto percepire che si stava svolgendo un evento di grande significato storico e spirituale per la Chiesa del Mato Grosso, per la Famiglia Salesiana e la Comunità indigena, alla luce del recente sinodo dei Vescovi sull’Amazzonia.
Al mattino di venerdì 31 gennaio si è svolta invece la solenne Eucaristia nella festa di Don Bosco, presieduta dal vescovo diocesano, in un clima di gioia e di gratitudine.
Don Lunkenbein e Simão Bororo hanno scritto, con numerosi altri martiri, una delle pagine più gloriose dell’Amazzonia, hanno partecipato in modo significativo alla passione, morte e risurrezione gloriosa di Gesù, lottando, donando la propria vita per difendere vita, dignità e diritti del popolo bororo e di tutti i popoli indigeni.