Anche quest’anno Missioni Don Bosco è una delle due organizzazioni che partecipano a questo evento, voluto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, per sostenere progetti di aiuto umanitario in regioni lontane e bisognose. Il focus del 2019 è l’Amazzonia, ulteriore riprova che l’attenzione suscitata dal Sinodo straordinario dei vescovi provenienti da quella regione non è un momento di generica condivisione di problemi e proposte ma un preciso obiettivo che Papa Francesco assegna alla Chiesa in questo tempo.
L’edizione di questo Concerto è la XVII, numero che anche dal punto di vista artistico segna una tenacia nel destinare la capacità attrattiva di stelle della musica internazionale verso le grandi questioni della giustizia internazionale.
La Prime Time, società organizzatrice, taglia un nuovo traguardo che la pone come braccio non solo operativo ma anche creativo a proposito di iniziative che soddisfino l’esigenza di mettere in comunicazione mondi diversi per uno stesso fine di solidarietà. “Fare rete” infatti è lo slogan che ha accompagnato l’attesa e lo svolgimento del Concerto di Natale e si spera anche il prosieguo della generosità che si esprime con la “charity” ma anche con una rinnovata fratellanza con le popolazioni dei 7 Stati che ne governano la sua ampia estensione.
Con Missioni Don Bosco Onlus si è fatta parte attiva la Fondazione Scholas Occurrentes, organo di promozione dell’istruzione su scala mondiale, nata in Argentina dalla volontà di Jorge Bergoglio quando era arcivescovo di Buenos Aires.
Dal palco, don Cappelletti ha risposto alle domande dell’ottima conduttrice, Federica Panicucci presentando il progetto di un nuovo centro di accoglienza per i minori che si innesta sull’azione pastorale da lui condotta con i Salesiani e le FMA in quel lembo di territorio della foresta che è Iauareté. Ha spiegato che l’obiettivo è di dare un tetto e una protezione ai bambini e alle bambine che sono vittime collaterali della grande sbornia collettiva che regolarmente segna i fine settimana nei villaggi. Per coprire la fame e la mancanza di speranza, il consumo di alcool è una piaga sociale amplissima, che fa sì che i genitori lasciano i figli a se stessi quando non diventano vittime di maltrattamenti e in molti casi di violenze.
Sulla stessa lunghezza d’onda la testimonianza di una giovane indigena che partecipa ai programmi di Scholas Occurrentes, che ha spiegato quale sia lo spirito originario del suo popolo che soffre dello sfruttamento e dell’abuso da parte dei nuovi conquistatori, protagonisti di una violenza praticata alla Madre Terra e alle persone che la abitano: disboscamenti, incendi, sfruttamenti minerari, inquinamento… e la diffusione di droghe e di alcoolici che spezzano la forza dei nativi e - quando non ci riescono - li costringono alla fuga o li decimano, minacciando i loro leader.
Missioni Don Bosco, che con il suo presidente Giampiero Pettenon a inizio di quest’anno visitò Iauareté, è fortemente impegnata per far conoscere le risposte positive ai gravi problemi sociali ed economici dell’Amazzonia, con una presenza ultracentenaria e un dispiegamento di operatori che proporzionalmente non ha pari in altre regioni del mondo.
Il Concerto di Natale sarà trasmesso la sera della vigilia di Natale da Canale 5, con replica prevista nella giornata della Festa. Un SMS solidare 45530 servirà a raccogliere i contributi economici dei telespettatori ai progetti di Missioni Don Bosco e di Scholas Occurrentes.