L’École Normale Technique (ENTEC) è già una realtà ad Haiti. Questo centro, che è stato inaugurato pochi mesi fa, aiuterà centinaia di giovani a ricevere una formazione di qualità e quindi ad essere poi in grado di formare altri giovani nel Paese. I salesiani, con il sostegno dell’ONG salesiana spagnola “Jóvenes y Desarrollo” e dell’Agenzia Spagnola della Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo (AECID), sono riusciti a realizzare quello che sembrava solo un sogno.
“Questo nuovo centro ci fa continuare a credere nel futuro e a sognare un Haiti diverso e ricco di opportunità per giovani e bambini”, ha spiegato don Jean Paul Mésidor, Superiore dei Salesiani di Haiti il giorno dell’inaugurazione dell’edificio.
L’iniziativa rappresenta un importante passo avanti per rafforzare la Formazione Professionale attraverso il miglioramento delle competenze e dei programmi di studio degli insegnanti.
L’ENTEC è il primo centro di questo tipo ad Haiti e contribuirà a modernizzare gli approcci e i programmi di studio in modo che gli insegnanti possano fornire un’istruzione completa e di qualità ai giovani haitiani.
Il basso livello dell’educazione che i giovani ricevono e la mancanza di risorse pedagogiche degli insegnanti professionali sono due grandi ostacoli per lo sviluppo del Paese e degli allievi. Per questo motivo, si è deciso di collaborare con le istituzioni spagnole e con il governo di Haiti.
A poche settimane dall’inaugurazione il centro è stato visitato dall’Ambasciatore spagnolo ad Haiti, on. Pedro José Sanz Serrano, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto di educazione e ha ringraziato i salesiani per la loro speciale dedizione alla formazione professionale, una linea di lavoro che aiuta lo sviluppo delle comunità.
Sono moltissimi, infatti, i giovani che si trovano in situazioni difficili per poter studiare a causa del terremoto del 2010 e del passaggio dell’uragano Matthew, nel 2016, che hanno seminato distruzione in tutto il Paese.
Il quartiere di La Saline, uno dei più pericolosi di Port-au-Prince, è il volto vivo della povertà in cui vive più della metà dei 10 milioni di haitiani e che spinge migliaia di giovani ad emigrare. Solo negli ultimi 3 anni circa 300.000 haitiani sono emigrati in cerca di un futuro migliore.