Nel 2018, Salesiani per il Sociale ha coordinato 86 enti non-profit, soci della Federazione, tra organizzazioni di volontariato, associazioni, cooperative sociali ed enti ecclesiastici che hanno dato vita ai progetti.
“Invito a non considerare i numeri in sé stesso, ogni numero è una persona ricca della sua storia. La Federazione è una grande famiglia, fatta di ragazzi e giovani, educatori e dirigenti, benefattori e salesiani, ognuno per il suo ruolo e le responsabilità incarnano oggi la missione di Don Bosco: prendersi cura dei giovani, soprattutto dei più poveri – ha commentato don Giovanni D’Andrea, Presidente di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS -. L’impegno attuale, quale risposta alle condizioni della vita sociale del nostro Paese, è quello educativo: dare di più ai giovani poveri che dalla vita hanno avuto meno e molto spesso non per causa loro. Guardiamo a quelle condizioni che non consentono ai giovani uno sviluppo integrale: non si tratta solo di povertà economica, a questa si associano anche quelle sociale, culturale e affettiva, morale e spirituale”.
“I dati riportati in questo annuario testimoniano la complessità che si nasconde dietro il fenomeno della povertà giovanile: dire ‘giovani poveri’ vuol dire riferirsi ad un mondo, a volte nascosto e lontano dalle dinamiche del guadagno, che vede calpestata la dignità dei più indifesi – ha aggiunto don Carmine Ciavarella, coordinatore dell’ufficio Emarginazione disagio dei Salesiani in Italia -. E come Don Bosco non esitò a coinvolgere chiunque fosse interessato al riscatto educativo dei giovani, attirando intorno ai ‘suoi’ ragazzi molti collaboratori, così non deve stupire il numero delle persone coinvolte a diverso titolo, nei molti progetti. Una macchina complessa in cui ogni ingranaggio ha valore, per far riscoprire a tutti i giovani, soprattutto i più poveri, il proprio valore come essere umano”.
Al centro delle attività non potevano che esserci i giovani e le linee di interventi raccontano le attività che portano avanti i soci:
- la Promozione della qualità della vita dei minori e ha raggiunto 13.660 destinatari con 178 progetti;
- l’Accoglienza alle persone migranti ha invece coinvolto 3.911 destinatari con 63 progetti;
- la Prevenzione e recupero dalle dipendenze ha raggiunto 1.378 giovani con 15 progetti
- l’Azione in materia di Fragilità sociale e povertà ha raggiunto 1.694 tra giovani e adulti con 24 progetti;
- l’Inserimento sociale e lavorativo dei giovani ha raggiunto 8.361 destinatari i 41 progetti;
- la Sensibilizzazione, promozione e formazione al volontariato ha raggiunto 2.105 destinatari con 36 progetti;
- gli Interventi territoriali di educazione e promozione socio-culturale e del tempo libero hanno raggiunto 5.172 destinatari con 53 progetti.
Il Servizio Civile Universale ha fatto registrare numeri importanti anche per l’ultimo bando: a gennaio 2019 sono stati avviati in servizio 1.040 volontari per i progetti in Italia, e 37 per l’estero, impegnati principalmente in progetti di educazione e la promozione culturale, ma anche in programmi di assistenza e inerenti il patrimonio artistico e culturale. Un aspetto importante per il Servizio Civile Universale con i salesiani è la formazione degli operatori: per dare delle cifre indicative, nel 2017 sono state erogate 44.700 ore totali di formazione generale, e 71.640 di formazione specifica.
Rafforzate anche le reti che Salesiani per il Sociale ha instaurato con diversi partner europei che operano nel campo dell’educazione e della formazione giovanile. Sinergie con la rete Educ Europe, con Action for Family and Youth (AFFY), il Don Bosco YouthNet (DBYN), Don Bosco International (DBI) e la European Anti Poverty Network.
Il report completo sulle attività 2018/2019 è disponibile sul sito www.salesianiperilsociale.it.
https://www.salesianiperilsociale.it/wp-content/uploads/2019/02/Report_attivita%CC%80_SCS_2018-2019.pdf