Migliaia di pellegrini hanno salutato il Santo Padre all’aeroporto internazionale di Tocumen, nel pomeriggio di domenica 27 gennaio, oltre al Presidente della Repubblica, Juan Carlos Varela, e alla sua consorte, Lorena Castillo de Varela.
Il Papa ha intrapreso così il suo viaggio di ritorno verso Roma, ma le sue parole e i suoi messaggi rimangono.
Il giorno più atteso dai giovani è stato sabato 26 gennaio, quando si è vissuta una vera festa della Chiesa universale. “L’appuntamento era alle sei del pomeriggio, ma fin dalle ore mattutine le strade di Città di Panama erano piene di pellegrini desiderosi di ascoltare il messaggio di Francesco – ha scritto Zaida Navarrete, del Bollettino Salesiano del Centro America –. I salesiani si sono organizzati in gruppi per la veglia. Era un mare di bandiere, di magliette colorate, di disegni vibranti con il logo della GMG e i loro santi preferiti o i nomi dei gruppi a cui appartenevano”.
Durante la Veglia ci sono state belle testimonianze di vita e poi l’atteso messaggio di Papa Francesco. Nel suo discorso ha parlato di Don Bosco. Quando hanno sentito pronunciare le parole “Don Bosco”, “tra i giovani è nata un’esplosione di emozioni. Tutti i giovani che frequentano le opere salesiane si sono alzati, hanno applaudito e si sono sentiti protagonisti del discorso del Papa e della Chiesa nel nome del loro Santo Fondatore. In tutta quella sterminata folla non c’erano giovani più orgogliosi di quelli degli ambienti salesiani” prosegue Zaida Navarrete.
Domenica 27 è tornato nuovamente il Papa. Alle 8 in punto ha avuto inizio l’Eucaristia. “Voi giovani siete l’adesso ora di Dio”, è stato il messaggio forte rivolto a tutti i giovani riuniti, un soffio di incoraggiamento e di speranza che si percepiva sul volto di tutti. Non c’è dubbio che “nessun giovane sarebbe rimasto lo stesso al suo ritorno a casa”.
Il Papa ha concluso il suo soggiorno a Panama partecipando ad un incontro con i volontari, che ha ringraziato per il loro servizio, e poi visitando il centro d’accoglienza “Casa del Buon Samaritano”, che ospita giovani affetti da HIV. “Il buon samaritano, come tutte le vostre case, ci mostra che il nostro prossimo è prima di tutto una persona, qualcuno con un volto concreto”, ha detto il pontefice a tutti i presenti.
La sua preghiera non ha dimenticato i popoli sofferenti. “Desidero esprimere il mio dolore per le tragedie che hanno colpito lo Stato del Minas Gerais in Brasile e lo Stato di Hidalgo in Messico… Qui a Panama, ho pensato molto al popolo venezuelano, alle Filippine…” ha concluso il Santo Padre.
Alla chiusura della GMG di Panama, è stato annunciato il Portogallo come prossima sede della GMG 2022.