Al di là delle rappresentazioni artistiche, ciò che muove le loro fibre più intime è la possibilità di trasmettere un messaggio ovunque vadano e il desiderio di raggiungere il pubblico con il proprio spettacolo, proprio come Don Bosco fece con loro. Juan, exallievo salesiano, risponde ad alcune domande.
Come nacque l’idea di formare tale compagnia?
Nel 2006 c’era una compagnia di “Grupo Texas” chiamata “Aristophanes” che mise in scena “Momogedia” e per questo vinse un premio. Fu allora che venne l’idea di creare un gruppo e sin dall’inizio volevamo trasmettere un messaggio attraverso i nostri spettacoli. Abbiamo rappresentato la vita di Don Bosco. La figura di Don Bosco e lo spettacolo che abbiamo realizzato ci hanno segnato profondamente.
I membri della compagnia sono tutti exallievi salesiani?
Alcuni erano exallievi salesiani, ma altri che vi aderirono no. Però hanno compreso ugualmente i valori che volevamo trasmettere, che erano quelli di Don Bosco.
L'unione del gruppo è stata data dall’arte e dal condividere le premesse fondamentali del carisma?
Io sono exallievo, ma quando abbiamo fatto uno spettacolo sulla vita di Don Bosco, quando abbiamo conosciuto i suoi insegnamenti e i suoi valori, ha affascinato me e l’intero gruppo… Ci siamo imbevuti di tutti i valori. D’altra parte, ogni volta che ci esibivamo negli oratori, nei centri-giovanili, vedevamo e sentivamo fortemente tutto ciò che il carisma salesiano è in concreto. Penso che anche se non siamo tutti salesiani, “Aristophanes” è un gruppo salesiano. Con Winston, siamo tra le poche persone presenti sin dall’inizio e riteniamo di essere sulla strada giusta, cercando, attraverso l’arte, di lasciare il nostro messaggio.
A partire da questa esperienza, avete intenzione di restare nel mondo dell’arte anche in futuro?
Intendo continuare, insieme allo studio dell’Economia. Non so fino a quando, ma è una gioia presentarci alla “Sagrada Familia”, o nel teatro dell’oratorio… L’importante è trasmettere valori ad altri giovani.