di don Bobby Kannazhath, SDB
Sottolineando l’importanza di una solida formazione teologica, il Rettor Maggiore ha affermato che se presso il KJC tale lavoro formativo viene realizzato bene, esso comporterà la valorizzazione della qualità in tutte le istituzioni salesiane. Quindi, rimarcando il suo apprezzamento per i contributi offerti dal KJC negli ultimi 50 anni, il Rettor Maggiore ha invitato il personale e gli studenti ad adoperarsi per l’eccellenza. “Date il meglio di voi e non permettete a quest’istituzione di invecchiare” ha affermato.
L’intervento del Rettor Maggiore ha fatto parte delle cerimonie conclusive di un intero anno di celebrazioni per l’importante anniversario. In quest’ambito è stata celebrata anche una solenne Eucaristia, presieduta dallo stesso Rettor Maggiore e concelebrata da numerose personalità, come i Consiglieri don Ivo Coelho (Formazione) e Maria Arokiam Kanaga (Asia Sud); don Mauro Mantovani, Rettore dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) – a cui il KJC è affiliato; l’Ispettore di Bangalore, don Joyce Thonikuzhiyil, insieme agli altri 10 Ispettori della regione; il Direttore del KJC, don James Kadankavil, e circa altri 400 sacerdoti – molti dei quali exallievi dell’istituto.
Tre sono stati i punti evidenziati dal Rettore Maggiore nell’omelia: essere aperti allo Spirito; avere il cuore del Buon Pastore; essere servitori dei giovani.
Al termine della celebrazione ha avuto luogo una serata di gala con illustri ospiti, presieduta dall’arcivescovo di Bangalore, mons. Bernard Moras. Nell’occasione il presule ha ricordato quando 50 anni fa un altro arcivescovo di Bangalore, il card. Lourdusamy, e un altro Rettor Maggiore, Don Ricceri, inauguravano il KJC, e ha ringraziato i Salesiani per il servizio reso alla Chiesa attraverso quel centro formativo e le altre opere presenti nel territorio dell’arcidiocesi.
Anche don Coelho, don Mantovani e don Kanaga hanno pronunciato degli interventi: i primi due hanno sottolineato in particolare il legame da sempre presente presso il KJC tra formazione teologica e impegno pastorale con i giovani più bisognosi; mentre il terzo ha lodato il clima di libertà responsabile proprio della formazione lì impartita, e ha ringraziato in particolare i formatori per il servizio che attraverso quel teologato hanno offerto e offrono a tutta la Chiesa in India.
A completamento della serata di festa sono stati presentati sei libri editi dall’editrice interna del centro e hanno avuto luogo diverse esibizioni artistiche realizzate da giovani in formazione e dai ragazzi a rischio inseriti nei progetti pastorali del KJC.