In questo incontro, il primo dei tre previsti online, sono stati approfondito alcuni aspetti tecnici riguardanti la stesura dei Direttori – documenti di fondamentale importanza perché, come previsto dal Progetto di Vita Apostolica (PVA), consentono di adattare meglio lo stesso PVA alle diverse realtà in cui sono presenti i Salesiani Cooperatori.
Non è mancata una ripresa del tema del 150° anniversario dell’Associazione, con una particolare attenzione al VI Congresso Mondiale in programma a maggio 2026.
A tal proposito il Consiglio Mondiale ha approvato il documento preparatorio per il Congresso, dando così l’inizio dei lavori delle varie commissioni per la preparazione di questo importante evento, che conclude un periodo di otto anni dalla celebrazione del V Congresso. L’appuntamento servirà anche a dare slancio all’Associazione per il prossimo sessennio 2026-2032, oltre che celebrare i 150 anni dalla fondazione dell’Associazione.
Nella sessione di domenica 21 settembre, Antonio Boccia, Coordinatore Mondiale, ha condiviso con i Consiglieri Mondiali per le Regioni e tutta la Segreteria Esecutiva Mondiale due temi di particolare interesse, chiedendo a tutto il Consiglio di farne oggetto di riflessione.
In sintesi, il Coordinatore Mondiale ha richiesto, in primis, di rendere più efficace la relazione tra Consiglieri Mondiali per le Regioni e Coordinatori Provinciali delle rispettive province; egli ha sottolineato l’importanza di porsi come “leader”, operando in comunione e sinodalità ed evitando di essere “manager” che guardano solo all’efficienza, trascurando le relazioni tra le persone.
L’altro tema, non meno importante, è stato quello di guardare alle modalità per fare “Animazione Vocazionale” che, ha sottolineato, non vuol dire “reclutare” nuovi membri ma, abilitarsi a fare un accompagnamento vocazionale che aiuti a discernere, per comprendere il sogno di Dio su ogni persona, con particolare attenzione ai giovani.
Merita di essere sottolineata la profonda partecipazione ai lavori da parte di tutti, anche superando le difficoltà delle lingue grazie alla passione e dedizione dei traduttori Pierre Larocque e Rosa D’Addario, dal Canada, Angelo Gatta e Marianna Matrone, dal Brasile, Maria Cecilia Razzotti dall’Argentina, e Suzana Neto Sebastião, angolana, dall’Italia.
L’incontro si è concluso ricordando a tutti l’impegno ad animare l’Associazione nel cammino di preparazione verso il 150° anniversario che, in questo secondo anno, porrà molta attenzione al Progetto di Vita Apostolica.