“Hortus conclusus” è una locuzione in lingua latina che indica i chiostri e giardini chiusi di epoca medievale, realizzati soprattutto all’interno dei recinti murari dei monasteri per la coltivazione di piante da frutto ed erbe medicinali e regolati dai principi guida: nutrimento e guarigione. Per la casa salesiana di Mestre si tratta di un luogo dedicato all’incontro, allo studio e al tempo libero degli studenti, uno spazio all’aperto allestito per coltivare non tanto specie vegetali, quanto piuttosto relazioni umane e legami educativi.
«“Hortus conclusus” rappresenta un nuovo capitolo per la nostra casa – ha dichiarato don Silvio Zanchetta, Direttore dei salesiani di Mestre –. È un luogo dove natura e spiritualità si incontrano per offrire un ambiente di riflessione e crescita, ed è un esempio tangibile di come l’educazione, la cura dell’ambiente e la sostenibilità possano andare di pari passo, promuovendo un futuro sostenibile e comunità più unite”.
Il nuovo assetto del giardino, curato dagli architetti Luca Cuzzolin ed Elena Vittoria Pedrina, dello studio C&P e caratterizzato dalla presenza di un grande padiglione coperto e delimitato da ampie vetrate, è stato sviluppato seguendo un approccio sostenibile, reinventando e rimodellando spazi già esistenti, rendendo il parcheggio delle auto un nuovo spazio da abitare grazie, anche alle isole verdi ricavate ritagliando l’asfalto. Gli arredi ergonomici e funzionali rendono gradevole anche il sostare, oltre che il transitare attraverso, come pure l’illuminazione notturna e l’abbattimento delle barriere architettoniche ne fanno un ambiente sempre aperto all’accoglienza e all’inclusione.
L’evento artistico che ha preceduto il taglio del nastro, curato dal docente Lorenzo Tiengo, dell’Istituto Salesiano “San Marco” ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Maestro Marco Nordio e della giovane attrice Giulia Grillai.