Da questa prima proposta, una volta coinvolti i responsabili di entrambi i Settori, è venuto poi alla luce un Comitato Consultivo ufficiale, composto sia da laici – uomini e donne – e sia da salesiani. L’équipe, formata da persone provenienti da Stati Uniti, Australia, Zambia, Colombia, Italia e Repubblica Ceca, è già essa stessa testimonianza della natura globale della missione salesiana e ha ricevuto subito l’incarico di coltivare ed espandere la portata del Volontariato Missionario Salesiano.
In particolare, formano il Comitato Consultivo quattro laici impegnati – due Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria, dagli Stati Uniti e dall’Australia; un Coordinatore del Volontariato di un ufficio missionario statunitense; e un laico che presta servizio nel Settore per le Missioni a Roma – e tre Salesiani: uno del Settore per la Pastorale Giovanile, un altro del Settore per le Missioni e un terzo che è Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile in Zambia.
Sono passati quattro anni da quando quel primo seme è stato piantato, e la prima sfida dell’équipe è stata quella di sviluppare una forte relazione di lavoro interna e di acquisire una profonda comprensione dello stato del Volontariato Missionario Salesiano nella Congregazione. Tale impegno ha dato i suoi frutti due anni dopo, con la creazione di un piano strategico che ha posto le basi per una serie di obiettivi ambiziosi, tra cui un incontro internazionale dei principali coordinatori del Volontariato nella Congregazione: un incontro che si è poi realmente concretizzato all’inizio di marzo di quest'anno, che ha segnato un significativo passo avanti nei loro sforzi di collaborazione.
È stato, quest’incontro, una manifestazione concreta dell’efficacia della sinergia tra i settori della Pastorale Giovanile e delle Missioni, così come della collaborazione tra laici e religiosi all'interno della Famiglia Salesiana.
Il Volontariato Missionario Salesiano, in continua evoluzione, si pone pertanto come un modello di collaborazione esemplare che trascende confini, culture e vocazioni. Uno sforzo che riflette chiaramente il sogno di Don Bosco di mobilitare un vasto movimento di individui impegnati a servire i giovani, in particolare quelli più bisognosi, alla sequela del messaggio evangelico.