Stati Uniti – Ricorre oggi la Giornata Mondiale dei Poveri: i programmi di “Salesian Missions” per supportare coloro che vivono in condizioni di povertà
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19 Novembre 2023
Foto ©: Sergio Ramazzotti

(ANS – New Rochelle) – Ricorre oggi, 19 novembre, la settima Giornata Mondiale dei Poveri, istituita nel 2016 da Papa Francesco al termine del Giubileo straordinario della Misericordia. In occasione di questa ricorrenza, anche “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti, si unisce alle organizzazioni cattoliche di tutto il mondo per onorarla.

Quest’anno, il tema scelto per la Giornata è: “Non distogliere lo sguardo dal povero” (Tb 4,7). Nel Messaggio rilasciato lo scorso 13 giugno per la settima Giornata Mondiale dei Poveri, Papa Francesco sottolinea l’urgenza di riprendere le parole contenute nell’Enciclica “Pacem in Terris”, nel suo 60° anniversario: “Ogni essere umano ha il diritto all’esistenza, all’integrità fisica, ai mezzi indispensabili e sufficienti per un dignitoso tenore di vita, specialmente per quanto riguarda l’alimentazione, il vestiario, l’abitazione, il riposo, le cure mediche, i servizi sociali necessari; e ha quindi il diritto alla sicurezza in caso di malattia, di invalidità, di vedovanza, di vecchiaia, di disoccupazione, e in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”.

“I salesiani sono al servizio di coloro che vivono in condizioni di povertà, fornendo istruzione e sostegno sociale per aiutarli a migliorare le loro vite e a sperare in un futuro più luminoso - ha dichiarato don Timothy Ploch, Direttore ad interim di ‘Salesian Missions’ -. I salesiani si adoperano per soddisfare i bisogni primari, come l’alloggio, il cibo, le cure mediche e l’acqua potabile, e per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Anche perché una volta soddisfatti questi bisogni primari, i giovani hanno maggiori possibilità di riuscire a scuola”, ha aggiunto.

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, “Salesian Missions” evidenzia quindi i programmi educativi e sociali che aiutano i poveri e le persone a rischio, soprattutto i più giovani, a soddisfare le esigenze di base, a ricevere un’educazione e a trovare una via d’uscita dalla povertà.

Si tratta di programmi come quello condotto in Myanmar, dove grazie alla generosità dei benefattori è stato possibile donare dei nuovi computer agli studenti della scuola salesiana. Con questi nuovi strumenti, i ragazzi possono migliorare le loro competenze e apprendere le abilità informatiche di base. Don Khun Myat Victor, Economo Ispettoriale in Myanmar, ha espresso gratitudine per questa donazione. “Abbiamo appena allestito la sala computer e il primo gruppo di giovani ha iniziato le lezioni”, ha spiegato don Victor.

In Nigeria, precisamente nella città di Lagos, i salesiani gestiscono il Centro di Protezione dell’Infanzia “Bosco Home”, un autentico faro di speranza per i minori che affrontano incertezza e disperazione. Attualmente, il centro può ospitare 20 bambini, ma i salesiani si stanno mobilitando per avviare un nuovo progetto che ospiterà 80 tra ragazze e ragazzi vulnerabili. Nello specifico, il centro risponde alle esigenze di questi giovani attraverso un programma di riabilitazione che comprende alloggio, pasti, istruzione, cure mediche, abbigliamento, sessioni di consulenza e psicoterapia, acquisizione di competenze professionali, contatti con la famiglia e reinserimento. Inoltre, c’è un Centro di Formazione Professionale salesiano che fornisce ai giovani le competenze necessarie per l’impiego e li aiuta a diventare autosufficienti.

Gli studenti che frequentano la scuola tecnica “Don Bosco” di Gatenga, in Ruanda, hanno ricevuto invece un supporto nutrizionale grazie al finanziamento di “Salesian Missions”. Il sostegno prevede l’acquisto di cibo per la colazione, il pranzo e la cena nella scuola. “Don Bosco Gatenga” è stata fondata nel 1976 per aiutare gli orfani e i giovani di strada svantaggiati a ricevere un’istruzione. Attualmente la scuola conta 366 studenti, di cui 289 vivono in condizioni di povertà e ricevono i pasti a scuola. L’istituto dispone anche di una fattoria biologica e di un grande orto.

In Sierra Leone, infine, la scuola agricola secondaria “St. Augustine” di Lungi offre istruzione agli studenti emarginati della regione. Attualmente conta 700 studenti, 34 insegnanti e quattro membri del personale ausiliario, tra cui un’infermiera. Date le condizioni economiche del Paese e le sfide affrontate dagli studenti, la scuola ha recentemente reintrodotto il programma di alimentazione. Una parte dei finanziamenti dei donatori è stata destinata infatti a sostenere questo programma e a garantire agli studenti bisognosi l’accesso ad un’alimentazione sana attraverso la refezione scolastica.

Fonte: Salesian Missions

InfoANS

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