Belgio – La grande ricchezza della rete scolastica salesiana belga
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17 Ottobre 2023

(ANS – Bruxelles) – Dall’11 al 13 ottobre 2023, i Direttori delle scuole della rete “Don Bosco” di Francia, Belgio-Sud, Marocco e Tunisia si sono riuniti per il tradizionale seminario all’inizio del nuovo anno scolastico. Un seminario itinerante di tre giorni in Belgio, per riscoprire e approfondire l’adagio di Don Bosco “onesti cittadini e buoni cristiani” a partire dalla realtà salesiana del Paese anfitrione. Nella Federazione Vallonia-Bruxelles – cioè, l’area corrispondente al Belgio Sud, un’area grande quanto due dipartimenti francesi – ci sono ben nove scuole, tra cui 5 “Istituti Don Bosco”, che ogni anno vengono frequentate da quasi 6.000 giovani: una concentrazione senza pari!

La storia della presenza scolastica salesiana in Belgio inizia a Liegi, che l’attuale Direttrice della scuola, Nathalie, descrive come “la Nizza del Belgio”. Perché Nizza? Perché lì si trovava il primo centro fondato da San Giovanni Bosco fuori dall’Italia durante la sua vita. Ed è un centro che egli visitò più volte. Anche Liegi è nata da un sogno di Don Bosco. Era l’8 dicembre 1887, poco prima della sua morte, e per questo si dice spesso che Liegi fu tra le ultime opere commissionate dal santo proprio a Torino. Fu inaugurata tre anni dopo, nel 1891, da Don Michele Rua, il primo successore di Don Bosco alla guida della congregazione.

A Liegi il complesso educativo salesiano ha sede nel quartiere di Laveu. Sul sito coesistono tre scuole: la scuola fondamentale “Don Bosco” di dodici classi (materna e primaria), l’istituto “Saint-Jean-Berchmans - Sainte-Marie” (scuola secondaria, l’equivalente di un college o di un liceo in Francia) e l’istituto “Don Bosco”, un centro di Formazione Tecnica e Professionale. Inoltre, su una parte del sito salesiano (oltre 12.000 m2) si sta costruendo un nuovo progetto urbano, civico ed educativo, che verrà presentato ufficialmente a dicembre prossimo.

Anche a Remouchamps la missione salesiana è articolata in più parti, in questo caso, su due siti, per un totale di circa 1.000 allievi: la scuola primaria “Saint-Joseph” e la scuola secondaria “Saint-Raphaël”. Il sito di Saint-Raphaël ospita anche un internato educativo “Don Bosco”, che fa parte della rete “Don Bosco Action Sociale” e che dallo scorso settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, è aperto a entrambi i sessi.

Situato a una ventina di chilometri da Remouchamps c’è l’“Istituto Don Bosco” di Verviers. Una scuola secondaria che offre una formazione in 14 mestieri, tra cui carpenteria, elettricità, edilizia, informatica e meccanica. Uno dei suoi exallievi, Alain Maes, falegname, ha brillato qualche settimana fa ad una competizione europea di arti e mestieri, il “Worldskills”, a Danzica, in Polonia.

Un altro “Istituto Don Bosco” si trova a Huy. Questa scuola salesiana conta poco più di 480 alunni e offre formazione nei settori dell’industria, dell’assistenza alla persona, delle costruzioni in legno, delle scienze, dell’informatica, dell’economia e dell’industria alberghiera e alimentare.

Gli ultimi tre istituti salesiani si trovano fuori dalla provincia di Liegi.

La più francofila delle città belghe, Tournai, situata a mezz’ora di macchina da Lille, ospita l’“Istituto Don Bosco” e i suoi circa mille alunni, che vengono accolti dalla scuola primaria fino all’istruzione secondaria tecnica e professionale. L’offerta formativa è molto ampia: grafica computerizzata, stampa, grafica computerizzata 3D, manifattura di PVC e alluminio, industria del legno, coperture, meccanica d’officina, elettronica automobilistica, idraulica dei macchinari, elettromeccanica, elettricità, automazione, informatica, lavorazioni meccaniche, manutenzione, saldatura, muratura, lavori pubblici e disegno assistito da computer. Anche in questo caso il complesso educativo è accompagnato da un internato per ospitare gli allievi.

Infine, la capitale del Belgio, Bruxelles, ospita due scuole salesiane: una per l’istruzione generale, il “Collège Don Bosco” di Woluwé-Saint-Lambert, con classi dalla scuola materna alla scuola secondaria e un totale di 1.500 alunni, che ha celebrato il suo 60° anniversario lo scorso maggio; e una di educazione tecnica e professionale, l’“Institut Don Bosco” di Woluwé-Saint-Pierre (specializzato in particolare negli ambiti della stampa, dell’automazione e della manutenzione). I due istituti sono stati un tutt’uno tra il 1922 e gli anni ‘60, ma poi è stato necessario separarli per tener conto del loro sviluppo.

Merita di essere segnalato, inoltre, che nella Federazione Vallonia-Bruxelles, circa il 50% degli alunni viene educato in scuole cattoliche francofone.

Per saperne di più sulle scuole salesiane in Francia, Belgio Sud, Marocco e Tunisia, visitare il sito: www.ecoles-donbosco.org 

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