In apertura dei lavori, don Juan Pablo Alcas, Ispettore del Perù, ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti, apprezzando gli sforzi di tutti per essere presenti, soprattutto per la situazione che il Perù sta vivendo in alcune province. Poi, ha ringraziato anche il Consigliere Generale per la Formazione, rimasto in Perù anche al termine della Visita d’Insieme alla Regione Interamerica per trascorrere un periodo di riflessione con i giovani, i laici e la Famiglia Salesiana.
Don García Morcuende ha poi preso la parola, dicendosi felice di poter condividere queste giornate d’incontro con tutti i presenti, soprattutto perché questa visita era in programma già nel 2020, ma si è dovuto necessariamente rimandarla a causa della pandemia.
Nei tre giorni di lavoro l’argomento di riflessione è stata la CEP. E grazie al suo intervento don García Morcuende ha chiarito per bene cosa sia, quale sia il suo scopo, quali le sue funzioni specifiche, chi ne fa parte…
Poi, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile ha consegnato quattro parole fondamentali per descrivere la CEP: riflessione, dialogo, pianificazione e valutazione dell’azione educativa e pastorale. Scopo della CEP, ha poi definito, è quello di coordinare e animare il servizio dell’unità del Progetto Educativo Pastorale Salesiano (PEPS) dell’intera casa salesiana. Tra le sue funzioni principali, ha aggiunto ancora, ci sono:
– Favorire la comunione e la collaborazione alle esigenze comuni dell’opera
– Mantenere la comunione e la collaborazione con i gruppi della Famiglia Salesiana
– Ascoltare e dare attenzione ai bisogni di contesto generale dei giovani del territorio
– Garantire l’identità salesiana
– Incoraggiare la formazione congiunta, soprattutto nella spiritualità
– Promuovere l’informazione e la comunicazione tra tutti gli ambienti
– Stabilire azioni congiunte all’interno del programma annuale.
Prima di concludere la sua presentazione, don García Morcuende ha chiesto ai presenti: “Cos’è, allora, che ci rende diversi dalle altre istituzioni?”. Dalle risposte è emerso che:
– Ogni opera salesiana è una casa che accoglie
– In cui si vive la pedagogia dell’ambiente, dove trovare familiarità, vicinanza, fiducia
– È una parrocchia che evangelizza
– Il cortile è la seconda cappella della casa salesiana
– È una presenza gradevole, con forza morale ed affettiva
– È una scuola che educa alla vita.
In serata, prima di chiudere la prima giornata di lavori, don Uriel Jáuregui, Delegato per la Pastorale Giovanile Salesiana in Perù, ha riflettuto su quanto segue: “Stiamo vivendo modi e stili nuovi del nostro carisma. Dobbiamo ricalcolare il percorso, senza perdere di vista i nostri obiettivi e mete”.
Fonte: Salesiani del Perù
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