India – Il Rettor Maggiore presiede la Messa del Centenario dei Salesiani nel Nord-Est dell’India

26 Ottobre 2022

(ANS – Guwahati) – Don Bosco era gioiosamente presente a Guwahati oggi, mercoledì 26 ottobre, quando il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha presieduto una Messa solenne per il centenario dell’arrivo dei Salesiani di Don Bosco nel Nord-Est dell’India. “La presenza del vescovo emerito di Dibrugarh, Mons. Joseph Aind, SDB, del Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, del Consigliere Regionale per l’Asia Sud, don Michael Biju, di tanti altri salesiani e di tutti coloro che sono venuti a festeggiare questo centenario – gli Ispettori di Guwahati, Dimapur, Shillong, Calcutta, Hyderabad, Bangalore, Tiruchy, Panjim; i Vicari di Guwahati, Shillong, Chennai e Dimapur; gli Ispettori emeriti di Guwahati e Nuova Delhi – insieme quella di tanti Salesiani Coadiutori e giovani in formazione e membri della Famiglia Salesiana, dimostra l’importanza dell’occasione” ha osservato il Rettor Maggiore all’inizio dell’omelia.

Durante l’Eucaristia, concelebrata in totale da circa 115 sacerdoti e animata dal coro del Centro per il Nuovo Apprendimento di Tura, il Rettor Maggiore ha ricordato il motto utilizzato dal capo-spedizione dei pionieri missionari nel Nord-Est, indiano, don Louis Mathias: “Osare e Sperare”, e poi ha incentrato la sua riflessione sulla gratitudine: “La parola più importante che voglio lasciare soprattutto ai miei confratelli salesiani è che la celebrazione di oggi è per ringraziare Dio in umiltà (…) Dobbiamo ricordare che i risultati che abbiamo sono un dono dello Spirito, non nostro. La celebrazione di oggi è ancora più significativa perché viene dall’azione di Dio: Dio vuole contare sull’umile servizio della mediazione umana per realizzare le grandi cose compiute in questi cento anni”.

Il X Successore di Don Bosco ha poi ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo delle Missioni Salesiane nella regione, dalle personalità più semplici a quelle più significative, compresi tutti i benefattori. Ha anche ricordato e invitato tutti a ringraziare Dio per le vite e le vocazioni che sono state dedicate a Dio in questi 100 anni. “Non stiamo solo celebrando le conquiste del passato, ma ci stiamo impegnando per il presente e il futuro che deve essere ancora migliore”, ha detto.

Don Á.F. Artime ha proseguito rivolgendosi ai Salesiani e ai membri della Famiglia Salesiana affinché “mostrino fedeltà al carisma salesiano come Don Bosco sognava; cioè fedeltà all’essenza della fede, con un’opzione preferenziale per i poveri. Non dobbiamo assolutamente rinunciare a questa fedeltà e non vacillare dal nostro carisma”.

Pensando poi soprattutto ai tanti giovani, genitori e laici presenti nella chiesa gremita di fedeli, il Rettor Maggiore ha ricordato loro che il messaggio centrale della fede è “che Dio vi ama”. E ha esortato tutti ad essere attenti alla sua voce: “I primi missionari facevano esattamente questo: amavano Dio, dicevano e mostravano al popolo che Dio ama la sua gente. Hanno proclamato che Dio era presente in mezzo al popolo. Questo è stato il motivo della crescita della fede nella regione”

A conclusione dell’Eucaristia il Rettor Maggiore ha invocato la benedizione su tutti i presenti e sulla missione salesiana nel Nord-Est dell’India: “Che Dio tocchi i cuori di ciascuno di noi e sia sempre protagonista nei prossimi anni attraverso il suo Vangelo e il carisma salesiano”.

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