A Cagliari l’arrivo dei salesiani ha una data ben precisa: 13 ottobre 1913. I primi sono il Direttore, don Matteo Ottonello, don Giuseppe Roncaiolo, proveniente da Tunisi, don Pietro Chevrel, francese e maestro di musica, il chierico Francesco Fazi, il coadiutore Domenico Zanchetta. Li accoglie nella sua casa don Mario Piu, direttore diocesano dei Salesiani Cooperatori e Presidente della parrocchia di sant’Anna. La scuola, sempre cavallo di battaglia dei salesiani, viene aperta con due corsi: III e IV elementare, un doposcuola per i corsi elementari, tecnici e ginnasiali inferiori. Fissata anche la retta: per le scuole elementari è di 5 lire mensili, sette per il doposcuola.
L’anno dopo viene aperto l’oratorio, che ha vita breve: mancano i mezzi e arriva la Prima guerra mondiale. Il 1916 segna di fatto l’inizio dell’oratorio, anche se il decollo vero e proprio avviene al termine del conflitto bellico quando arriva da Frascati don Domenico Gallenca. L’erezione canonica della casa “Don Bosco” di viale Sant’Ignazio è del 28 maggio 1926 (anche se la posa della prima pietra risaliva al 1908): nel 1943 l’istituto viene gravemente danneggiato dai bombardamenti. Verrà ricostruito e ampliato nel 1948.
E dopo l’Istituto di viale Sant’Ignazio ecco la parrocchia e quella di San Paolo, in piazza Giovanni XXIII, fondata nel 1958, dove oggi sono presenti anche l’Oratorio e il Centro giovanile. La parrocchia si è subito caratterizzata per il suo forte radicamento nel territorio, soprattutto nei primi anni con un quartiere, quello della Fonsarda, in rapida espansione. Oggi in città i religiosi sono 20: quattordici in viale Sant’Ignazio, sei in piazza Giovanni XXIII.
Altra roccaforte salesiana in diocesi è stata dal 1967 a Selargius il Centro di Formazione Professionale, parrocchia, oratorio e casa-famiglia, sorti nel 1967 – anche se oggi la parrocchia è retta dagli Oblati di Maria Immacolata.
Ma è forte il radicamento salesiano nell’Isola: nel 1981 a Nuoro è sorta la parrocchia con l’oratorio e il Centro Professionale; parrocchia che i figli di don Bosco lasceranno tra due anni alla diocesi. Forti sono le presenze salesiane a Sassari e Olbia. E senza dimenticare che in Sardegna ci sono anche le Figlie di Maria Ausiliatrice: a Cagliari, Monserrato, Guspini, Sanluri, Macomer e Nuoro.
“La scuola – dice don Michelangelo Dessì, direttore dell’Istituto di viale Sant’Ignazio a Cagliari – è una tradizione bellissima: i salesiani formano la coscienza dei giovani; una azione educativa formidabile. Non è solo scuola, è molto di più: è esercizio democratico. Ed è da sempre punto di riferimento per la città… Abbiamo bisogno di continuare a sperare nei giovani. Stiamo trasmettendo quello che abbiamo ricevuto: è commovente che i ragazzi, quando concludono il ciclo di studi, restino legati a noi”.
Fonte: Avvenire