Italia – Salesiani in Sardegna: un impegno secolare
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15 Gennaio 2021

(ANS – Cagliari) – Hanno formato generazioni di sardi che guardano ai salesiani, anche a distanza di tanti anni, con affetto e gratitudine. La prima presenza dei Figli di Don Bosco nell’Isola è datata 1898: a Lanusei nasce la prima casa salesiana con l’oratorio e il centro professionale. Ora questi istituti non sono più gestiti dai salesiani, ma resta il simbolo di una presenza storica che ha fatto dei religiosi un punto di riferimento per tutta l’Isola.

A Cagliari l’arrivo dei salesiani ha una data ben precisa: 13 ottobre 1913. I primi sono il Direttore, don Matteo Ottonello, don Giuseppe Roncaiolo, proveniente da Tunisi, don Pietro Chevrel, francese e maestro di musica, il chierico Francesco Fazi, il coadiutore Domenico Zanchetta. Li accoglie nella sua casa don Mario Piu, direttore diocesano dei Salesiani Cooperatori e Presidente della parrocchia di sant’Anna. La scuola, sempre cavallo di battaglia dei salesiani, viene aperta con due corsi: III e IV elementare, un doposcuola per i corsi elementari, tecnici e ginnasiali inferiori. Fissata anche la retta: per le scuole elementari è di 5 lire mensili, sette per il doposcuola.

L’anno dopo viene aperto l’oratorio, che ha vita breve: mancano i mezzi e arriva la Prima guerra mondiale. Il 1916 segna di fatto l’inizio dell’oratorio, anche se il decollo vero e proprio avviene al termine del conflitto bellico quando arriva da Frascati don Domenico Gallenca. L’erezione canonica della casa “Don Bosco” di viale Sant’Ignazio è del 28 maggio 1926 (anche se la posa della prima pietra risaliva al 1908): nel 1943 l’istituto viene gravemente danneggiato dai bombardamenti. Verrà ricostruito e ampliato nel 1948.

E dopo l’Istituto di viale Sant’Ignazio ecco la parrocchia e quella di San Paolo, in piazza Giovanni XXIII, fondata nel 1958, dove oggi sono presenti anche l’Oratorio e il Centro giovanile. La parrocchia si è subito caratterizzata per il suo forte radicamento nel territorio, soprattutto nei primi anni con un quartiere, quello della Fonsarda, in rapida espansione. Oggi in città i religiosi sono 20: quattordici in viale Sant’Ignazio, sei in piazza Giovanni XXIII.

Altra roccaforte salesiana in diocesi è stata dal 1967 a Selargius il Centro di Formazione Professionale, parrocchia, oratorio e casa-famiglia, sorti nel 1967 – anche se oggi la parrocchia è retta dagli Oblati di Maria Immacolata.

Ma è forte il radicamento salesiano nell’Isola: nel 1981 a Nuoro è sorta la parrocchia con l’oratorio e il Centro Professionale; parrocchia che i figli di don Bosco lasceranno tra due anni alla diocesi. Forti sono le presenze salesiane a Sassari e Olbia. E senza dimenticare che in Sardegna ci sono anche le Figlie di Maria Ausiliatrice: a Cagliari, Monserrato, Guspini, Sanluri, Macomer e Nuoro.

“La scuola – dice don Michelangelo Dessì, direttore dell’Istituto di viale Sant’Ignazio a Cagliari – è una tradizione bellissima: i salesiani formano la coscienza dei giovani; una azione educativa formidabile. Non è solo scuola, è molto di più: è esercizio democratico. Ed è da sempre punto di riferimento per la città… Abbiamo bisogno di continuare a sperare nei giovani. Stiamo trasmettendo quello che abbiamo ricevuto: è commovente che i ragazzi, quando concludono il ciclo di studi, restino legati a noi”.

Fonte: Avvenire

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