Giappone – La missione della politica come buoni cristiani e onesti cittadini
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22 Ottobre 2020

(ANS – Tokio) – Come dovremmo rapportarci alla politica come “Buoni cristiani e onesti cittadini” secondo il motto di Don Bosco? Questa domanda, ispirata dalla Strenna del Rettor Maggiore per quest’anno, è ciò che ha suscitato la riflessione dell’Exallievo di Don Bosco e politologo giapponese Chihiro Okawa. Una domanda che porta dunque a ragionare sulla “Politica del Padre Nostro” e su come viverla nel quotidiano.

Secondo i Vangeli, Gesù Cristo era oggetto di fede – in quanto veramente Dio – e allo stesso tempo, come un autentico essere umano, vedeva attentamente la realtà della società israeliana di 2.000 anni fa. Gesù fu davvero grande come membro della società. Era vicino alle persone povere ed emarginate della società, sapeva entrare in profonda empatia con loro; e, al tempo stesso, si impegnava anche con coloro che erano al potere e con le classi sociali più alte. Lavorò duramente per muovere la società in una direzione migliore.

All’incirca 18 secoli dopo fu Don Bosco a vivere, in qualità di sacerdote nell’Italia del XIX secolo, i valori di Gesù, e a creare la Società Salesiana. Di Don Bosco si dice che fosse cauto nel lascarsi coinvolgere direttamente nella politica reale, a causa della complicata situazione di quell’epoca rivoluzionaria. Don Bosco, però, imitò Gesù e portò speranza nella società guardando, educando e trattando con amorevolezza i giovani poveri che soffrivano per le turbolente conseguenze socio-economiche.

Il desiderio sincero di Gesù era di realizzare la salvezza (la felicità) per tutti. A tal fine, intraprese azioni concrete nel mondo reale, soprattutto rivolgendosi a chi è povero e vulnerabile. È qualcosa che Papa Francesco ha spesso sottolineato. Sì, in verità, essere un “cittadino onesto” ed essere un “buon cristiano” sono una cosa sola, non sono ambiti separati.

Di Don Bosco si dice anche che parlasse della “La politica del Padre Nostro”. La politica di questo mondo è conflittuale, contingente e instabile, tessuta da esseri umani imperfetti. E anche la sfiducia fa parte della politica. In tali circostanze, Don Bosco chiedeva la ricerca della tutela della dignità di ogni vita, di tutti gli esseri umani, senza mai arrendersi, e la praticava con i giovani del suo oratorio, pregando “Sia fatta la Tua volontà qui sulla terra”. Questo appello di Don Bosco vale anche per i giovani di oggi.

In quanto parte della politica e della società, quali partiti politici sosteniamo o votiamo e quali attività sociali e politiche svolgiamo è qualcosa che dovrebbe essere ovviamente vissuto in piena libertà. Tuttavia, la società sta diventando sempre più complessa e diversificata, e ci sono molte sfide, nazionali e internazionali. Qualunque sia il nostro atteggiamento, siamo tenuti a ricordare le persone vulnerabili, a esercitare i nostri diritti politici con umiltà e con una prospettiva ampia, e a lavorare per realizzare una società migliore.

Come buoni cristiani e onesti cittadini, partecipiamo alla politica in modo responsabile, augurandoci la felicità di tutti. Ciascuna persona coinvolta nel mondo salesiano ha questa missione.

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