Il momento culminante della grande festa è stata la cerimonia conclusiva, realizzata presso l’anfiteatro dell’istituto salesiano, nella mattinata di domenica 8 marzo.
Aperto da una canzone di omaggio alle donne, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’evento è proseguito con la proiezione di un breve video nel quale sono stati sintetizzati i momenti salienti dei sette giorni di festa giovanile tribale, e il benvenuto alle numerose personalità presenti, da parte del Direttore dell’istituto, don P.D. John.
Successivamente è intervenuto il dott. Angshuman Prasad Das, Responsabile della Festa a livello statale. Osservando la grande folla di giovani presenti e la variegata composizione, questi ha detto di vedere davanti a sé come “una piccola India seduta”. E per diffondere l’armonia e il rispetto delle diversità, ha sottolineato: “Quando andrete a casa, parlate di quest’esperienza ai vostri amici e ampliate le vostre conoscenze attraverso il vostro servizio: allora questi sette giorni qui saranno stati fruttuosi”.
Un messaggio d’incoraggiamento ai giovani, ad essere promotori del cambiamento e non solo consumatori passivi di tecnologie, è arrivato anche da Abhijit Sharma, Direttore dell’Istituto Indiano per l’Imprenditoria. “Voi siete la generazione che darà la soluzione al problema”, ha affermato.
Il vicedirettore generale del Corpo Nazionale dei Cadetti di Shillong, R.K. Singh, ha esortato i giovani a lavorare insieme per ottenere risultati maggiori. L’India, ha affermato, ha la sua più grande risorsa nei suoi giovani. Per questo li ha invitati a crescere nei valori e ad assumersi delle responsabilità, da mettere a servizio per il bene del Paese.
“Sono sicuro che con gente come voi, l’India arriverà sulla vetta del mondo” ha continuato l’ospite d’onore, il prof. Alak Buragohain, della Royal Global University.
Mentre il messaggio inviato da Pallavi Kachari, del Consilio Municipale di Guwahati, è stato incentrato sull’importanza della famiglia per l’apprendimento dei valori di base per la pacifica convivenza, e sul rispetto della donna.
L’evento si è infine concluso con un ringraziamento agli organizzatori e l’inno nazionale. Mentre tra i ragazzi fioccavano i commenti entusiasti per quest’opportunità di crescita e di confronto. “Amo l’Istituto Don Bosco e la gente del Nord-Est. Sono persone accoglienti, gioiose e socievoli. Ne parlerò a tutti” ha detto Pusha Saroj, di Delhi.
Shreya, originaria dello Stato di Uttar Pradesh, ha aggiunto: “Qui le cose sono molto diverse, ma sono riuscito ad adattarmi, a godermi l’evento e ho imparato molto. Quest’iniziativa mi ha aperto gli occhi sulla ricca cultura del Nord-Est”.
Milind Kr Gautam, del Madhya Pradesh, ha infine concluso: “In trent’anni di vita non ho mai avuto un'esperienza così meravigliosa come quella che ho avuto in questi giorni all’Istituto Don Bosco. Quest’istituto è un luogo dove s’incontrano tutte le culture e tutte le religioni”.
