Sono stati sogni speciali che avevano più il tono della “visione” che della semplice valvola di sfogo del cervello. Erano sogni che anticipavano gli avvenimenti, le persone e le realizzazioni che si sarebbero compiute. Riguardavano sovente i suoi ragazzi e i personaggi del suo tempo, a partire dal sogno dei 9 anni in cui aveva intravisto la sua futura missione di prete e di educatore.
Come i 5 sogni missionari, “visti” da quando aveva 57 anni fin quasi al tramonto della sua vita. L’hanno portato in volo dall’America Latina all’Africa, fino al territorio cinese. Sogni che si sono miracolosamente realizzati con l’aiuto della Provvidenza, dei suoi salesiani e di tanti benefattori che da sempre hanno sostenuto e continuano a sostenere le sue missioni. Grazie ad essi il grande sognatore continua a ripetere ciò che scrisse a don Giovanni Cagliero, capo della prima spedizione missionaria: “Fate quello che potete, Dio farà quello che non possiamo far noi. Confidate ogni cosa in Gesù Sacramentato e in Maria Ausiliatrice, e vedrete che cosa sono i miracoli”.
Il 31 gennaio in tutte le missioni salesiane sparse nei 5 continenti è festa: viene celebrato Don Bosco, il suo carisma e la sua santità. In tutti gli oratori e le parrocchie sono previsti momenti di preghiera, di riflessione e di approfondimento, in pieno stile salesiano. Per la famiglia di Don Bosco il 31 gennaio e il 24 maggio – Festa di Maria Ausiliatrice – sono i due eventi più importanti della vita salesiana. Non sono solo giorni di festa, rappresentano lo spirito identitario della Congregazione e i momenti in cui tutti i membri della Famiglia Salesiana sono chiamati a rendere ancora più vive le idee di un prete delle campagne astigiane che seppe guardare lontano, con lungimiranza ma allo stesso tempo con grande concretezza.
In questi anni i missionari salesiani hanno costruito scuole, avviato centri di formazione professionale, dato conforto nei campi profughi, avviato progetti di promozione femminile, aiutato ragazze e ragazzi ad abbondare la vita di strada, accolto e curato i malati. Nulla di tutto questo sarebbe potuto succedere se al loro fianco non ci fosse stata la generosità di tanti benefattori.
Per questo da “Missioni Don Bosco” di Torino, e da tutte le Procure Missionarie Salesiane della Congregazione, oggi è il giorno in cui risuona più forte il GRAZIE a chi sostiene i salesiani nel mondo, fornendo le risorse necessarie per condurre a buon fine i progetti missionari.
Fonte: www.missionidonbosco.org