Ogni dieci anni circa, l’Italia Salesiana si ritrova per riflettere sulla salute pastorale dei propri oratori-centri giovanili, al fine di non disperdere il tesoro lasciato in eredità da Don Bosco. L’edizione di quest’anno, in particolare, è stata pensata alla luce del rinnovamento ecclesiale inaugurato dall’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, e nell’ottica di provocare un ripensamento e un rilancio degli oratori–centri giovanili salesiani, affinché, come nuovi Valdocco, siano luoghi di protagonismo giovanile e di evangelizzazione realizzata dai giovani per altri giovani.
Il seminario è stato sviluppato con una metodologia interattiva e articolata, che ha previsto relazioni di esperti, presentazioni di buone pratiche e lavori di gruppo, oltre a momenti di spiritualità condivisa e di fraternità e anche la visita ad un oratorio simbolo di Palermo, il “Santa Chiara”, situato nel popolare quartiere di Ballarò.
Nella prima giornata, don Michal Vojtas, SDB, Professore straordinario di Storia e Pedagogia Salesiana presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), ha offerto una lettura storico carismatica dell’oratorio-centro giovanile; mentre il prof. Johnny Dotty, imprenditore sociale, pedagogista e docente presso l’Università Cattolica di Milano, ha presentato la sintesi dei risultati emersi attraverso il questionario preventivamente realizzato dall’Ufficio Nazionale Parrocchie e Oratori per “fotografare” e “mappare” la fascia dei giovani tra i 18 ed i 28 anni presenti negli oratori salesiani d’Italia.
Nella seconda giornata, poi, don Michele Falabretti, Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, ha dato la sua visione sullo stato di salute dell’oratorio a livello nazionale; e, dopo la presentazione di sei buone pratiche rappresentative delle diverse realtà ispettoriali e di diversi ambiti pastorali, è stato don Rossano Sala, docente di “Pastorale giovanile” presso l’UPS e padre sinodale agli ultimi due Sinodi dei Vescovi convocati da Papa Francesco, che ha guidato una riflessione per interpretare gli stimoli che giungono ai responsabili degli oratori dal Sinodo sui Giovani e dalla realtà odierna.
Nella terza e ultima giornata, infine, si è proceduto alla sintesi dei lavori, con l’individuazione delle già citate sette parole. Parole che non costituiscono un documento, bensì “un promemoria per noi, perché siamo noi i primi testimoni di quello che abbiamo vissuto. Compito nostro sarà creare altre esperienze simili lì dove siamo, localmente”, ha affermato durante le conclusioni don Silvio Zanchetta, Coordinatore dell’Ufficio Nazionale Parrocchie e Oratori.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina dedicata al seminario, dove poter leggere le relazioni e le omelie delle Messe, scaricare i documenti e guardare le foto
