Per un viaggio della durata di 9 giorni, realizzato nello scorso mese di marzo, i 29 allievi francesi partecipanti a questo progetto si sono adoperati per diversi mesi.
“Questo progetto audace e arricchente è stato lanciato per noi studenti a settembre 2018, con l’annuncio della nostra direttrice e della nostra consulente educativa, ambasciatrici del progetto, la sig.ra Chemin e la sig.ra Ducret. Da quel momento, tutta la classe è stata entusiasta e desiderosa di incontrare gli studenti di un altro liceo salesiano fuori dall’Europa” raccontano gli allievi Alec e Clément.
Approvata l’idea, la preparazione ha richiesto un cammino di preparazione, sia organizzativo – con diverse attività di raccolta fondi per abbattere i costi del viaggio – sia culturale e motivazionale. Raccontano ancora i due allievi francesi: “Alcuni genitori e anche dei nostri compagni avevano qualche timore prima di partire, essendo per molti la prima volta di un viaggio in Africa. Eppure, come ha detto molto bene mons. Cristóbal López, SDB, l’arcivescovo di Rabat, durante la nostra visita nella sua diocesi: ‘Il mondo è la mia casa e l’umanità è la mia famiglia’”.
Già prima di partire gli allievi dei due istituti salesiani separati dal Mediterraneo si stavano conoscendo attraverso lo scambio di lettere, video, conversazioni sulle reti sociali…
Così, quando è stata la volta del loro incontro dal vivo, è nata immediatamente una grande simpatia tra gli allievi. “Siamo stati accolti dagli allievi marocchini, con canti, poesie, danze e fiori. Di fronte ad una tale accoglienza, l’emozione ci ha invaso e non avevamo parole per descrivere la gioia e la felicità di incontrare i nostri fratelli e sorelle salesiani marocchini – raccontano Alec e Clément –. Poi, nei successivi tre giorni, abbiamo potuto metterci pienamente nei loro panni e sperimentare la vita quotidiana stando con loro, nelle loro case”.
“Questo viaggio ci ha portato un’altra visione della cultura e dello stile di vita musulmani in quel bellissimo Paese che è il Marocco – concludono i due ragazzi di Gières –. Ringraziamo gli allievi di Kenitra per la loro calorosa accoglienza e la loro gioia di vivere. Vorremmo essere in grado di accoglierli e mostrare loro i nostri costumi e il nostro stile di vita e speriamo che questo magnifico progetto continui”.
Fonte: Don Bosco Aujourd’hui
