di don Piotr Wolny, SDB
Il X Successore di Don Bosco è stato in primo luogo accolto dai bambini e dalla comunità educativa della Scuola Primaria Don Bosco, nata nel 1937 con 14 studenti stranieri e che oggi forma 700 allievi. “Don Bosco è conosciuto e amato a Kenitra. Insegnanti e genitori sono orgogliosi di una pedagogia che ama e rispetta gli studenti – ha detto nell’occasione il direttore dell’opera salesiana, don José Antonio Vega –. Questa scuola è aperta a tutti: studenti e genitori, piccoli e grandi”.
Tra le tante espressioni di soddisfazione da parte di tutti i presenti per il lavoro educativo svolto dai Figli spirituali di Don Bosco a Kenitra, uno dei rappresentanti dei genitori ha manifestato che essi vedono i loro figli fiorire “in questo giardino che Don Bosco ha preparato, e dove ha seminato semi d’amore, spirito di famiglia e solidarietà, e dove prevalgono la fiducia e la tolleranza”.
Successivamente uno degli allievi ha condiviso con Don Á.F. Artime: “Ogni mattina mi sveglio pronto a imparare nuove lezioni e a vivere nuove esperienze, e soprattutto, a vivere valori importanti”. “Se tutte le scuole insegnano ai loro studenti varie materie, la Scuola Don Bosco mi ha insegnato molto di più… Mi ha insegnato valori che contribuiranno molto al mio sviluppo. (…) Senza dimenticare la lezione più grande, quella di accettare le differenze. La Scuola di Don Bosco è per molti di noi una seconda famiglia, e siamo orgogliosi di esserne parte”.
Dopo aver assistito a numerose esibizioni di danza, canto e poesia dei bambini, la visita è proseguita all’Istituto Don Bosco, che nell’ottobre 2008 avviò le prime due classi e che ora conta 260 allievi. Accolto dai ragazzi, l’équipe educativa e dagli exallievi con saluti e canti in francese, spagnolo e inglese, il Rettor Maggiore ha potuto compiere un “viaggio” tra le tradizioni culturali di diversi Paesi del mondo.
La visita è poi proseguita presso il centro “JUK-SPEL”, la scuola professionale sorta dapprima come associazione (Joyeuse Union Kenitra – JUK) che organizzava attività sportive e culturali per cittadini ebrei, musulmani e cristiani, e che è divenuta poi centro professionale con l’aggiunta della sezione elettrica (Section Professionnelle Electricité – SPEL). Oggi il centro educa e avvia al lavoro 160 giovani, che al termine degli studi ricevono un attestato riconosciuto dallo Stato, e organizza anche corsi brevi in varie discipline, come quello attualmente in corso in Energie Rinnovabili, per altri 60 allievi.
A tutti questi ragazzi, e alle ragazze formate nell’adiacente Centro di Formazione Femminile (JUK-CFF), il Rettor Maggiore ha ricordato che essi sono al centro di ogni progetto educativo salesiano: “Voi siete al primo posto!”.
La giornata si è conclusa con un tempo riservato dedicato, rispettivamente, agli insegnanti e ai genitori degli allievi, durante i quali Don Á.F. Artime ha ringraziato tutti per il loro servizio e la fiducia prestati, e ha ribadito l’importanza del rispetto delle diversità e ha rinnovato l’invito ad un’alleanza educativa tra tutti gli attori coinvolti: “Cerchiamo di lavorare insieme per la felicità dei giovani”.