Il centro, attivo da 35 anni, propone 4 opzioni diverse a seconda delle necessità dei destinatari: c’è il percorso terapeutico lungo (un programma residenziale di 15 mesi con 3 mesi di accompagnamento al reinserimento); quello breve (12 mesi con 3 mesi di accompagnamento); il modulo accoglienza di 4-5 mesi, indicato per obiettivi terapeutici specifici e nei casi di recidive; e un nuovo modulo per il recupero da ludopatie e web-dipendenze.
Gli elementi alla base dei vari programmi sono la centralità delle persone assistite e del lavoro terapeutico su di esse, insieme ad una pedagogia che si attualizza nella vita quotidiana, attraverso regole, lavori giornalieri e condivisione dello spazio con il gruppo dei pari. In tal modo la metodologia della comunità “Soggiorno Proposta” accoglie e valorizza la contaminazione tra programma individualizzato e dinamiche di gruppo.
Inoltre, il lavoro Terapeutico e quello Pedagogico, che hanno tempi di attivazione diversi, vengono utilizzati come strumenti complementari, che si contaminano reciprocamente, nella sicurezza che avere a disposizione più strumenti tecnico-professionali volti ad un medesimo fine, pur se dedicati ad aspetti diversi della persona, sia certamente migliore che utilizzare un singolo strumento tecnico.
Nei sui percorsi la comunità “Soggiorno Proposta” abbraccia tutte le aree della vita degli ospiti: psicologica, affettiva, relazionale, culturale e professionale, e del tempo libero.
Ogni itinerario si articola in diversi moduli, che vanno dall’accoglienza (la fase in cui il beneficiario inizia a fare i conti con la “mancanza” dalla sua dipendenza), a quella della fiducia-consapevolezza (il momento in cui l’ospite maturata autonomamente la decisione di proseguire il programma e passa ad esaminare quei problemi esistenziali che c’erano prima dell’uso delle sostanze e che cercava di nascondere proprio attraverso di esse).
Segue poi la fase della responsabilità-protagonismo, che in vista di un pieno recupero affida ai residenti nella struttura dei compiti di servizio, e lo avvicina ad individuare un progetto personale di vita al di fuori della comunità; infine arrivano le fasi della progettazione-autonomia e del graduale reinserimento, sempre realizzate con il supporto e l’accompagnamento degli educatori/operatori.
Nonostante questo programma altamente strutturato, è escluso ogni genere di automatismo. La tempistica e le modalità di passaggio delle fasi sono determinate dall’interazione tra l’équipe e i residenti, in relazione ai progressi ottenuti.
In tutti i percorsi, inoltre, il carisma salesiano è presente in forma latente, ma percepibile: attraverso l’attenzione alla relazione e alla vocazione umana di ciascuno, il clima di famiglia, lo spirito di ottimismo, l’ambiente di fiducia e di festa, la dedizione al lavoro, l’impegno quotidiano e il rispetto dei tempi e delle regole…
“In ogni giovane anche il più disgraziato vi è un punto accessibile al bene”, diceva Don Bosco. Alla comunità “Soggiorno Proposta” di Ortona, da 35 anni in tanti lavorano per far leva su quel punto e per dare una seconda opportunità a chi per debolezza è inciampato sulla strada della vita.
Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.soggiornoproposta.org