“È così che in molte Ispettorie è nato il ‘Progetto Laici’” spiega don Diego Villalobos, coordinatore del progetto in Bolivia. Proprio don Villalobos, in collaborazione con il Delegato per la Pastorale giovanile, il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), e l’Ufficio Progetti dell’Ispettoria boliviana (OFPROBOL) ha guidato lo scorso 12 marzo l’incontro di pianificazione del progetto, realizzatosi a Cochabamba.
“Questo progetto non intende soltanto preparare chi è sensibile al carisma salesiano nelle nostre opere, o far sì che i laici ci aiutino a portare avanti qualche servizio. Il significato è più profondo. Si vuole riscoprire insieme la vocazione alla vita cristiana e salesiana. Significa formarsi reciprocamente e sentirsi inviati per essere segni e testimonianze dell’amore di Dio ai poveri e svantaggiati, in particolare ai giovani” ha spiegato don Villalobos.
L’Ispettoria della Bolivia sta compiendo passi importanti per rispondere a questa chiamata della Chiesa, della Congregazione e dei giovani. Per questo l’Ispettore e il suo Consiglio hanno formato l’équipe ispettoriale del “Progetto Laici”, ormai riconosciuto come fondamentale.
“Per il 2016 ci siamo impegnati ad attuare il Progetto Organico Ispettoriale (POI) che comprende altri progetti e piani congiunturali, vale a dire: il Piano di Ristrutturazione, il Progetto Laici e l’Opzione Preferenziale” ha detto Rosalynn Motiño.
La presenza dei laici nella vita e nella missione salesiana servirà a rivitalizzare profondamente l’azione a favore dei giovani poveri ai quali tutta la Congregazione è inviata. Ha sintetizzato il Capitolo Generale XXIV: “Salesiani consacrati e laici condividono lo stesso spirito e la stessa missione”.