Sulle pareti all’angolo fra via Maria Ausiliatrice e via Cigna, che circondano la Casa Madre dei Salesiani a Valdocco, rimane ora l’impronta di quest’artista, che con la sua opera – ispirata alla breve sequenza temporale audiovisiva su Don Bosco già realizzata per “Missioni Don Bosco” dal disegnatore Mauro Borgarello – ha creato nuove connessioni fra i Figli di Don Bosco e il territorio in cui è nata l’esperienza degli oratori e delle scuole professionali.
Dedicati al 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, i 170 metri quadri di graffito hanno suscitato reazioni non solo nei i giovani, legati, per motivi generazionali, alla cultura dell’hip hop e della street art, ma anche nei residenti e nei visitatori di Valdocco, entusiasti della performance figurativa di Mr. Wany, che ha valorizzato un angolo di quartiere che apre alla Torino dei problemi sociali ma anche della solidarietà attiva.
A chiudere la narrazione della vita di Don Bosco c’è un volto espressionista del Santo dei Giovani, che completa la sequenza di date e suggestioni figurative con le quali sono state evocate la sua infanzia e l’opera avviata con i ragazzi di strada nella Torino dell’Ottocento.
La “Don Bosco Story” sarà una piacevole sorpresa per gli abitanti del quartiere Aurora, per i pellegrini che quotidianamente visitano la Basilica di Maria Ausiliatrice e per i nuovi salesiani e i loro amici che a fine mese celebreranno la 149° Spedizione Missionaria Salesiana, ossia una nuova edizione dell’invio ad educare ed evangelizzare i giovani più svantaggiati di tutto il mondo.
È anche per questa ragione che “Missioni Don Bosco” di Torino ha curato l’iniziativa: l’immagine di una famiglia religiosa attenta ai giovani e in grado di parlare il loro linguaggio come in origine, è una bella impronta che i missionari di oggi possono e devono portare con sé.
La performance di Mr. Wany è stata documentata con riprese fotografiche e audiovisive. Inoltre, su di essa verrà realizzato anche un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.
L’iniziativa ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere: giovedì 13 settembre un gruppo di professionisti del “Balletto Teatro Torino” della Scuola di danza di Loredana Furno ha voluto portare il suo omaggio con un flash mob nei pressi dell’opera, e si profila una sorta di inaugurazione, con il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, per rimarcare il legame di Don Bosco con questo territorio.
Nato a Brindisi 40 anni fa, Mr. Wany ha mosso i primi passi nel mondo dei graffiti all’età di 12 anni. Dal 1990 ad oggi la sua carriera è stata ricca di successi. Nel 2000 è stato assunto come Art Director dalla Dynit, importante casa editrice di cartoon e fumetti giapponesi. Nel 2007 è protagonista presso il “Pac” di Milano con “street art sweet art”. Quindi ha aperto l’atelier The Amazing Art.
Grazie all’impegno e all’arte di Mr. Wany, la vita e le azioni di Don Bosco sono ora rappresentati, con il linguaggio delle giovani generazioni, appena al di fuori di quella che è la Casa Madre di tutta l’opera salesiana.