di Susan Philip e Ashwini Gupte
L’attore protagonista, Yohan B. Panjuani, è un allievo del quinto anno; il regista, Piyush C Panjuani, è exallievo del 1974-75; Bimal Panjuani, produttore, dell’anno 1981-82, e Dhruv P. Panjuani e Jehan B. Panjuani, entrambi aiuto registi, anch’essi passati per le aule dell’istituto salesiano, concludendo gli studi rispettivamente nel 2005-06 e nel 2010-11. Presente all’anteprima l’intera équipe che ha prodotto il film, insieme al giovane attore protagonista.
Il film è un adattamento del racconto tradizionale indiano “Idgah” di Munshi Premchand, che racconta come i bambini, al di là di qualche piccolo sotterfugio o monelleria che possano combinare, sono dotati di buon cuore.
Al centro della storia ci sono Hamid, un ragazzino orfano di entrambi i genitori, e sua nonna Ameena, che si sacrifica per il nipote. I due, indiani musulmani, vivono in condizioni di grande povertà, ma Hamid è sempre allegro e fiducioso verso il futuro, proprio grazie all’affetto che riceve dalla nonna, la quale non esita ogni giorno a scottarsi le dita per preparargli da mangiare.
La scena si colloca a ridosso della festa di Id al-fitr, a conclusione del mese sacro del Ramadan. Nonna Ameena ha promesso a Hamid una piccola cifra, 5 rupie, per la festa, ma Hamid anziché aspettare di riceverle, le prende da solo e parte con altri ragazzi benestanti per compiere i riti previsti e partecipare ad una festosa fiera. Mentre i suoi compagni spendono le ricche paghette in dolci e giocattoli, Hamid compra solo delle pinze perché la nonna possa evitare di scottarsi quando cucina.
Anche la dimensione religiosa ha un ruolo importante nella storia, manifestata nell’attenzione di Hamid ai precetti religiosi e anche attraverso la scena in cui la nonna spiega al piccolo che suo padre è assente perché impegnato in un’importante missione affidatagli da Dio.
In occasione della rappresentazione, tra gli applausi del pubblico che ha molto apprezzato la pellicola e le interpretazioni, il regista ha calorosamente ringraziato la scuola salesiana, dicendosi debitore dell’educazione ricevuta.
Da parte sua l’attuale Direttore dell’opera, don Crispino D’Souza, si è commosso, e ha raccontato di un episodio simile avvenuto nella sua infanzia che ha segnato grandemente la sua vita; mentre il Preside, don Bernard Fernandes, ha ringraziato la produzione del film per essersi ricordata dei trascorsi nella scuola e averla scelta come sede dell’anteprima.
Le ultime parole sono state ancora del regista, che ha risposto: “Padre, è stato un onore per me. Tanti anni fa ero solo un bambino che camminava e correva tra questi cortili, ora vedere il mio film proiettato qui dentro è stato davvero emozionante. Voi l’avete reso possibile. Grazie mille!”.
Fonte: Don Bosco India
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