Nassim: “Nell’aprile 2016, durante l’estate, sono partito con un gruppo di giovani per la Normandia, in una vacanza organizzata dall’associazione ‘Diamond’. Ma soprattutto, sono partito assieme ad uno dei miei insegnanti. Partire in vacanza con il proprio insegnante! Roba forte! Ma è stato davvero magnifico, diverso dalla scuola. Durante tutto il tempo ci siamo accorti che stavamo lasciando l’aula, che eravamo tra noi. Ciò ha permesso di sperimentare una maggiore complicità tra tutti e comprendere meglio il nostro insegnante.
Sono stato in grado di invitare il mio insegnante cattolico a condividere il digiuno del Ramadan con la mia famiglia. È stato bello, perché è raro invitare qualcuno a casa. Veramente una bella serata, anche se divenuta un po’ strana al momento della preghiera… Era la prima volta che un non-musulmano mi vedeva pregare”.
Côme: “L’anno scorso, a giugno, sono andato a Torino con gli allievi del sesto anno di scuola. Eravamo con gli insegnanti e gli studenti del secondo anno. Le relazioni tra tutti noi sono state belle, perché gli adulti venivano a parlare con noi sul bus. Sono stati davvero dei bei momenti! Abbiamo anche avuto dei momenti tra di noi, con i nostri amici. Personalmente il ricordo preferito è quello delle serate al Colle Don Bosco, dove eravamo liberi di giocare a calcio, a ping-pong o a biliardino con gli insegnanti e il direttore della scuola. Proprio attraverso queste attività li abbiamo conosciuti in modo diverso”.
Fonte: Don Bosco Aujourd’hui