Timor Est – “Il mio modello di Salesiano è il venerabile Simone Srugi”

(ANS – Fatumaca) – Il sig. Filipe Da Conceiçao è l’unico Salesiano Coadiutore tra i 14 membri della comunità di Fatumaca, a Timor Est. Dopo aver conseguito una specializzazione in Tecnologie dell’Informazione a Tirupattur, in India, ora testimonia la vocazione salesiana laicale tra i suoi confratelli di Timor Est.

Cos’è che ti rende felice come Salesiano Coadiutore?

In quanto Salesiano di Don Bosco, sono felice quando sono tra i giovani. La gioia dei giovani ti fa rilassare anche quando sei stressato. Anche vivere nella comunità salesiana mi dà gioia, perché se c’è qualche problema ci si sostiene a vicenda.

Chi è il tuo modello di Salesiano Coadiutore?

Durante il noviziato, traducendo le vite delle figure di santità salesiana in Tetun, ho scoperto il venerabile Simone Srugi, Salesiano Coadiutore, impegnato nella sua missione tra Ebrei e Musulmani, al servizio di tutti. Sono stato anche attratto dalla sua vita di preghiera, specialmente dalla sua preghiera personale quotidiana. In questo modo era pronto a dare la vita per tutti e non riservava nulla per se stesso.

Secondo te, qual è il contributo specifico che può dare un Salesiano Coadiutore?

Il Salesiano Coadiutore fa della comunità una vera comunità salesiana. Se ci sono solo chierici e sacerdoti, non è più una vera comunità salesiana, così come la voleva Don Bosco. La presenza di entrambe le forme di vocazione salesiana rende completa la nostra comunità. I sacerdoti spesso devono uscire per il loro ministero sacramentale e noi Coadiutori continuiamo ad assistere e ad aiutare gli studenti.

Cosa si potrebbe fare per rendere più nota e visibile la vocazione consacrata laicale all’interno della Chiesa?

Nel nostro dialogare con il popolo di Dio dobbiamo essere più espliciti sulla nostra identità di Salesiani di Don Bosco. Non dobbiamo mai dare per scontato che siamo Salesiani – Coadiutori e Sacerdoti! Le pubblicazioni vocazionali non devono restare carta, dobbiamo contattare direttamente le persone e spiegare la nostra vera identità salesiana.

Cos’è che sostiene la tua vocazione?

A sostegno della mia vocazione salesiana c’è in primo luogo l’energia che deriva dall’avvicinarmi a Gesù. Ho scelto lo stile di vita del Salesiano Coadiutore, che è la preghiera. Sottovoce prego continuamente: “Gesù, aiutami tu”. Questa breve preghiera mi dà un aiuto illimitato. Poi, certo, anche i giovani sostengono la mia vocazione, quando li vedo con tutti i loro problemi… Sono diventato Salesiano Coadiutore proprio grazie a loro, perché veramente la mia vocazione è vivere per loro.

InfoANS

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