Il settore di Formazione Professionale della scuola dei Salesiani di Atocha, a Madrid – la stessa in cui Carlos frequenta il primo anno del corso superiore in Telecomunicazioni – sta registrando un aumento nel numero dei nuovi iscritti provenienti dall’università: giovani che dopo aver iniziato un cammino nelle facoltà scoprono che non era quella la loro strada, o che magari finiti gli studi non trovano lavoro per la mancanza di competenze di tipo pratico.
L’associazione “FP Empresa” stima che negli ultimi cinque anni tra il 10% e il 15% degli iscritti ai centri integrati di FP siano giovani che hanno lasciato l’università o che, terminati gli studi, hanno deciso di seguire moduli di specializzazione in questo settore per migliorare le loro possibilità di trovare lavoro. “Tanti pensano che se ho abbandonato l’università per la Formazione Professionale è perché non sono all’altezza di un percorso universitario, ma non è così. Sono realtà diverse. Qui ti insegnano un mestiere” spiega Carlos, difendendo la sua scelta.
Certe, diffuse, considerazioni sono anche all’origine di un altro paradosso: nonostante oltre un terzo dei giovani spagnoli in età lavorativa sia disoccupato, le aziende hanno difficoltà a ricoprire posizioni di profilo tecnico. Questa è una condizione particolare della Spagna – e non solo sua – che viene da lontano. Dieci anni fa, la Fondazione “La Caixa” pubblicò uno studio secondo il quale mentre in Europa quasi la metà della popolazione era in possesso di livelli intermedi di istruzione – che sono tra i più richiesti dalle imprese – in Spagna la percentuale di popolazione con tali titoli non raggiungeva nemmeno un quarto del totale; e d’altra parte, per contrasto, la Spagna superava la media europea dei titoli di educazione superiore.
Nel settore della Formazione Professionale, inoltre, a quei giovani che non hanno ancora chiaro quale sia il cammino migliore per loro, viene anche data l’opportunità di provare vari percorsi, fino a che non trovano quello giusto. È stato questo il caso di Sara Pérez Díez, di 17 anni, che ha iniziato a frequentare un corso di livello base in Elettricità e ora ne sta seguendo uno di livello medio in Telecomunicazioni. “Non ho mai pensato di andare all’università. Preferisco la Formazione Tecnica perché ti aiuta a scoprire ciò che ti piace davvero” sostiene.
Il sig. Mariano Garrido, SDB, del centro salesiano di Atocha, conferma che l’indice di occupazione degli allievi è altissimo, specialmente tra quelli di specialità industriali come Fabbricazione Meccanica, Installazione e Manutenzione o Informatica. L’80% degli allievi di questi corsi ottiene un impiego dopo due o tre mesi dal completamento degli studi. “Cominciano quasi sempre con contratti a termine, che però poi diventano a tempo indeterminato”.
Nel settore della Formazione Professionale i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice della Spagna animano in totale 60 istituti, che grazie al servizio di circa 1400 educatori, vanno a vantaggio dell’educazione e del futuro di oltre 18.700 allievi.
Fonte: Cinco Dias