Il dott. Sarandji ha sottolineato durante un’intervista concessa ai giornalisti presenti, di ritenere un privilegio la visita presso l’istituto salesiano, un’opera che partecipa e aiuta il governo nella sua azione di ricostruzione del Paese. La sua visita ha voluto perciò rappresentare, secondo le sue parole, una forma di riconoscimento e di incoraggiamento ai Salesiani di Don Bosco per tutto il lavoro da essi svolto nel campo dell’educazione e formazione dei giovani nella Repubblica Centrafricana.

In effetti, attraverso il suo Centro di Formazione Professionale, il Liceo e il Centro Giovanile, la presenza salesiana di Damala ha sempre lavorato per lo sviluppo e il recupero dei giovani centrafricani, con particolare impegno dopo l’ultimo periodo di crisi che ha conosciuto il Paese.

Il Centro di Formazione Professionale, ad esempio, in collaborazione con alcune ONG, ha permesso a diversi ex bambini e ragazzi soldato, arruolati nelle milizie, di beneficiare di corsi di formazione professionale, consentendo loro di ricevere un’educazione, di poter entrare nel mondo del lavoro e di conseguenza di rinunciare alle armi.

Il liceo, da parte sua, pure nei momenti più duri degli scontri tra le diverse fazioni, ha continuato a mantenere ininterrotta la sua offerta formativa, a vantaggio dei giovani centrafricani che lo frequentano.

E per quanto riguarda il Centro Giovanile, ha sospeso le sue attività solo quando si è trattato di accogliere gli sfollati in fuga dai combattimenti. Altrimenti, ha continuato ad offrire spazi di condivisione e svago ai ragazzi – tanto più necessari, quanto più è critico il contesto esterno.

Sono, dunque, queste le azioni attraverso le quali i Salesiani di Don Bosco collaborano fattivamente alla “ricostruzione del Paese”, azioni che hanno guadagnato l’attenzione e la riconoscenza del Primo Ministro centrafricano. Il quale, nella sua visita, ha chiesto di non parlare solo di quanto di sbagliato accade nel Paese, ma anche delle tante cose buone che vengono fatte attraverso istituzioni come quelle salesiane, dove uomini e donne di buona volontà non risparmiano sforzi per la ripresa della Repubblica Centrafricana.

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