Oltre 125 agenti pastorali salesiani spagnoli, tra religiosi e laici, hanno partecipato al congresso nazionale delle parrocchie salesiane. Tra di essi c’erano anche don Cristóbal López, Superiore dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice”, e don Juan Carlos Pérez Godoy, Superiore dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore”, mentre l’Eucaristia conclusiva è stata presieduta da don Stefano Martoglio, Consigliere per la regione salesiana Mediterranea.
Nei tre giorni di lavori sono stati affrontati temi quali la formazione, l’accoglienza, l’uscita verso le periferie e la missione condivisa tra religiosi e laici, collocati nella cornice dell’odierna riflessione ecclesiale, tra i Sinodi sulla Famiglia e il prossimo Sinodo sui Giovani.
Nella prima relazione don Antonio Jiménez ha presentato la missione della parrocchia in un contesto sociale di profondi cambiamenti, enfatizzando la coerenza che la comunità parrocchiale deve mostrare tra il religioso e l’etico. Il relatore ha sottolineato come sia necessario personalizzare la trasmissione della fede e, nel caso di bambini e giovani, che la proposta evangelizzatrice vada oltre la semplice offerta di una buona atmosfera.
Da parte sua, don Jesús Rojano ha offerto alcuni indizi alla luce dell’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco. Ha parlato di una parrocchia salesiana vicina alla gente, in uscita e in conversione missionaria, centrata sul Vangelo di Gesù. Ha anche sottolineato che essa debba saper accogliere e ascoltare i giovani, specialmente i più svantaggiati, attraverso l’educazione alla fede e un’attenzione personale.
Infine, don Miguel Ángel Calavia ha chiarito come il Sistema Preventivo possa essere applicato alle attività della parrocchia salesiana, facendo in modo che il progetto pastorale parrocchiale tenga in conto la realtà socioculturale e religiosa dell’area e in particolare il contesto giovanile.
La Chiesa in Spagna ha affidato alla Congregazione salesiana 65 parrocchie. Di queste, 52 sono parrocchie urbane e 13 rurali; 34 parrocchie sono collegate ad una scuola, 25 ad un progetto sociale e 42 hanno un centro giovanile.