Ascoltandola, si vedono riflesse molte delle idee chiave del pontificato di Francesco. Da dove viene questa sintonia?
Ti dirò con grande gioia che queste sfide poste da Papa Francesco non ci hanno sorpreso, ci sentiamo “come pesci nell’acqua”. Il Papa ha un carattere pastorale marcato e un’opzione preferenziale per i poveri. Io, come Rettor Maggiore, vado ricordando in modo prioritario questi elementi della nostra identità.
Si ha la sensazione che questo Papa sia molto amato fuori, ma che all’interno della Chiesa ci siano gruppi, persone o sensibilità che non capiscano o che vadano direttamente contro Francisco. Bisogna aiutare il Papa?
Come salesiano devo dire che Don Bosco diceva sempre “Viva il Papa”. Il Papa è il Pastore della Chiesa e un uomo come tutti. Ha bisogno di sentire che è sostenuto, che siamo con lui, che stiamo facendo un cammino insieme.
C’è chi pretende di dichiarare eretico il Papa...
È una stupidaggine. Un’assoluta stupidaggine, come lo è credere che uno sia più illuminato di quanto lo possa essere lui… E, all’interno della Chiesa, siamo in molti che ci sentiamo in totale comunione con il Papa... Aggiungo un altro elemento. So che Papa Francesco è consapevole che specialmente la vita religiosa è in profonda comunione con il Papa e con Papa Francesco.
Come vede il futuro della Chiesa?
Se mi parli della Chiesa, ti rispondo sulla base di quello che conosco… Senza dubbio la Chiesa è piena di vita, piena di consacrati, consacrate, pastori, sacerdoti e laici impegnati in tutto il mondo. Stiamo vivendo una primavera… Oserei dire: stiamo vivendo di nuovo una bella primavera, e non sarà l’ultima, eh? … Basta parlare della Chiesa e pensare solo a quattro o cinque persone. Può essere criticata, facciamo degli errori, ma ogni volta vedo la Chiesa che è lì per servire, per stare in mezzo alla gente, con coloro che credono, con coloro che non credono, e con chiunque voglia dialogare o ha bisogno di aiuto. Lo penso onestamente.
Fonte: Religión Digital