Haiti non si era ancora ripreso dal terremoto del 2010, che ha causato oltre 200.000 vittime, una conseguente epidemia di colera e una crisi umanitaria di proporzioni enormi, che il 4 ottobre 2016 l’uragano Matthew è venuto a seminare desolazione in buona parte di quel piccolo e impoverito paese caraibico.
La Fondazione Rinaldi, gestita dai Salesiani, grazie alla collaborazione di vari organismi – tra cui la Procura Missionaria Salesiana di Madrid e l’ONG spagnola “Jóvenes y Desarrollo” – ha avviato a Les Cayes un programma di formazione professionale in favore di 200 giovani, che si svolge presso il Centro Diocesano Arti e Mestieri, in una di quelle zone che l’anno scorso è stata devastata dall’uragano.
Il programma di formazione, che è parte dell’impegno dei Salesiani per la rinascita delle zone colpite dall’uragano Matthew, avrà una durata di sei mesi e comprende cinque discipline: metallurgia, carpenteria, edilizia, corsi per parrucchieri e discipline alberghiere.
L’Ispettore dei Salesiani di Haiti, don Jean Paul Mésidor, durante l’inaugurazione dei corsi ha detto che “la formazione non vuole essere solamente tecnica, ma prevedrà anche una serie di attività di sostegno socio-culturale perché i partecipanti possano crescere in un contesto di sviluppo umano”.
L’uragano Matthew ha causato ingenti danni nelle province meridionali del paese, devastando case, terre, scuole e lasciando dietro di sé quasi 900 morti nel paese più povero d’America.
Il programma di formazione tecnico-professionale salesiano non mira solo a preparare dei professionisti affinché trovino lavoro grazie alle competenze apprese, ma a promuovere l’imprenditoria locale, aiutando i ragazzi a creare la propria piccola impresa.