La collaborazione con la scuola è l’impegno che la comunità salesiana in Lituania ha assunto affinché la presenza della parrocchia, che annovera oltre 35.000 fedeli, sia viva all’interno delle realtà scolastiche locali – anche alla luce del fatto che nel paese baltico l’insegnamento della religione è affidato esclusivamente ai laici.
“Don Bosco ha molto da dare ai giovani lituani come a quelli Italiani in accoglienza – afferma il sig. Manzo –. Ad esempio: cordialità e domande sul perché si cammina come pellegrini sulle strade della vita, perché alcune volte si cade, come rialzarsi e come trovare la strada vantaggiosa per sé e per gli altri…”
Speciale “Piemonte e Valle d’Aosta” (ICP) e da due anni è stato assegnato all’opera salesiana di Vilnius, in Lituania, dipendente dalla Circoscrizione ICP. Originario della regione delle Langhe, ora si dedica a cooperare nell’insegnamento della religione nelle scuole con le docenti laiche e anima il centro diurno dell’oratorio nella periferia di Vilnius, capitale del paese baltico.
La collaborazione con la scuola è l’impegno che la comunità salesiana in Lituania ha assunto affinché la presenza della parrocchia, che annovera oltre 35.000 fedeli, sia viva all’interno delle realtà scolastiche locali – anche alla luce del fatto che nel paese baltico l’insegnamento della religione è affidato esclusivamente ai laici.
“Don Bosco ha molto da dare ai giovani lituani come a quelli Italiani in accoglienza – afferma il sig. Manzo –. Ad esempio: cordialità e domande sul perché si cammina come pellegrini sulle strade della vita, perché alcune volte si cade, come rialzarsi e come trovare la strada vantaggiosa per sé e per gli altri…”
Le sfide non sono poche e compito dei Salesiani è anche aiutare a contrastare problemi diffusi come la dipendenza dall’alcool, dal fumo e dal gioco d’azzardo. Anche la spiritualità è ancora molto segnata dal recente passato e pertanto, sottolinea il Salesiano, ha le “caratteristiche della sofferenza che costringe a fermarsi, a riflettere, a chiedere, a riprendersi in mano la propria vita camminando con calma”.
Le giovani generazioni sono un punto interrogativo sul futuro della Lituania: assetate di cultura parlano l’Inglese e vivono l’apertura all’Europa come una forma di difesa dalla presenza russa, manifestando così la grande sete di relazioni umane che le caratterizza: “relazioni più distaccate e fredde rispetto a quelle che si instaurano in Italia, ma quando il muro di carta si rompe e la persona si apre, si vede un cuore solare e bello, dove entrare sempre in punta di piedi”.
Fonte: Circoscrizione ICP