Le parole chiave del forum sono state accoglienza e integrazione sociale; neanche la scelta della sede è stata casuale: Genova è stata scelta per la sua apertura verso il mondo e per il suo essere luogo di arrivi e partenze, ed è proprio dal porto di Genova che i primi missionari salesiani partirono per il Sudamerica.
Sabato 29, dopo l’accoglienza e i saluti introduttivi, è intervenuto il card. Bagnasco, che ha invitato i giovani a non lasciare spazio al disimpegno e, citando Claudel, ha detto che la vita del giovane “non è fatta per il piacere, ma per l’eroismo”. Sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione, poi, ha affermato che ci si trova di fronte a un fenomeno planetario, di fronte al quale il cristiano è chiamato a chiedersi se sia una realtà da subire o se porti con se un messaggio da parte di Dio, tale da farci uscire dall’autoreferenzialità. Infine, ha concluso osservando che l’Italia è una porta aperta che ha molto da insegnare ad altre entità europee tentate dalla chiusura.
A questi pensieri ha fatto eco la Ministra Pinotti, che ha voluto fare memoria innanzitutto del suo passato giovanile proprio a Sampierdarena, ora come Scout, ora nell’oratorio salesiano. Quindi, ha sottolineato l’importanza di sviluppare un’idea europea di solidarietà e ha esortato i ragazzi a coniugare il rispetto delle regole civili e sociali con il rispetto della propria coscienza e delle proprie convinzioni.
La giornata di domenica ha costituito il secondo grande momento dell’appuntamento, con le visite in alcuni luoghi significativi della città, che raccontano storie di migrazioni: il Porto Antico, la Cattedrale di San Lorenzo, il Museo Galata… Non sono poi mancati i momenti di spiritualità, con la messa in cattedrale, celebrata dal card. Bagnasco, e con la “Buona Notte” salesiana offerta da mons. Niccolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova, venuta a seguito della grande festa in musica vissuta grazie al concerto dei “The Sun”.
L’ultimo giorno del Forum è stato dedicato all’ascolto di tre protagonisti del mondo missionario salesiano: don Mauro Mergola, direttore dell’opera “San Giovanni” di Torino, in zona Borgo San Salvario, che si occupa di accoglienza ai migranti e oratori di strada; Carlos De Oliveira Soma, Salesiano Cooperatore, educatore al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, che ha cominciato la sua esperienza missionaria a Luanda, Capitale dell’Angola; e sr Bernarda Santamaria, FMA, da 20 anni attiva in Bolivia. Tre modi diversi di essere missionari, per “invogliare i ragazzi a essere missionari nella loro vita quotidiana”, come ha spiegato don Daniele Merlini, il Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria ICC.
Don Leonardo Mancini, Ispettore ICC, ha concluso con la consegna del Vangelo.
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