Nelle ultime settimane le abbondanti piogge e frane (inondazioni con acqua, pietre e fango), hanno colpito zone del sud e del centro, tra cui Lima, la capitale del Perù. Secondo i dati ufficiali il bilancio delle vittime è di 62 persone e 11 risultano disperse.
Le piogge persistenti hanno colpito 20 regioni del paese e hanno causato, secondo i rapporti ufficiali, oltre 62.000 disastri, interessando 546.000 persone; hanno distrutto case e scuole in tutto il paese. Circa 7.974 le case crollate, 1.231 i chilometri di strade distrutte, così come numerosi i ponti inagibili e vaste le aree di terreni agricoli compromessi.
"La situazione nel Perù, riferisce la Procura salesiana, in questo momento è molto delicata. Le inondazioni hanno causato situazioni di emergenza sanitaria nella popolazione e il costante deterioramento delle abitazioni. Inoltre sono collassate le reti dell’acqua potabile e le fognature, producendo un aumento di forme diarroiche acute".
Il dipartimento di Piura è una delle regioni più altamente vulnerabili alle inondazioni. Date le condizioni delle piogge torrenziali e le esondazioni del fiume che attraversa la città di Piura, è stato dichiarato lo stato di emergenza e la popolazione chiede aiuto urgente.
"Davanti a questi disastri naturali, tra i più colpiti ci sono gli studenti del Collegio Salesiano Don Bosco di Piura e di CEO di Bosconia e altre istituzioni educative della città, che per la mancanza di accesso ai mezzi di trasporto non hanno ancora potuto iniziare il lavoro accademico. Inoltre, molte case degli studenti sono state colpite", dice Alexander Guerrero, portavoce salesiano di Piura.
Il primo supporto dalla parte delle Fondazione Don Bosco si concentrerà sulla città di Piura, dove i salesiani hanno due presenze e dove si trovano molti insediamenti umani vulnerabili.