“Questo risultato positivo dimostra che le persone hanno fiducia nel nostro lavoro, e la cosa ci rende molto felici – ha commentato il dott. Nelson Penedo, Direttore Generale di Don Bosco Mission Bonn –. Per noi è importante che i nostri progetti mettano i giovani in condizione di essere attivi e di dare forma al proprio futuro. È qualcosa di estremamente importante, soprattutto in tempi fragili”.
Negli eco-club in India, ad esempio, i giovani ricevono gli strumenti necessari per condurre campagne e iniziative di cittadinanza attiva per la protezione del clima e il cambiamento sociale. “La nostra visione è che i giovani diventino agenti del cambiamento e diano forma a un futuro sostenibile”, ha aggiunto ancora Penedo.
La sostenibilità è da tempo nell’agenda dei Salesiani di Don Bosco. L’obiettivo è che entro il 2032 tutte le strutture salesiane siano neutrali dal punto di vista climatico (cioè che la quantità di anidride carbonica e di altri gas serra emessi sia pari a quella riassorbita dallo stessa struttura, NdR). Il centro “Ciudad Don Bosco” in Colombia ha già raggiunto questo obiettivo, diventando in questo modo una delle prime organizzazioni salesiane ad essere neutrale dal punto di vista climatico. Il centro ha adottato misure progressive per diventare un campus verde, e passo dopo passo ha raggiunto quest’importante risultato.
“Questi progetti sono solo alcuni esempi che dimostrano quanto sia importante creare prospettive di un futuro sostenibile per i giovani di tutto il mondo. Fortunatamente, lo stiamo facendo anche in collaborazione con donatori pubblici, come il Ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (BMZ). Per garantire la sostenibilità di questi progetti, abbiamo bisogno di continuità finanziaria. È per questo che ci preoccupano molto i tagli previsti al bilancio del BMZ”, ha sottolineato Silvia Cromm, Direttore die Programmi e dei Progetti di “Don Bosco Mondo”.