Nel pomeriggio si sono tenute due sessioni: una presso la Sala Stampa Vaticana e l’altra presso gli ambienti di Radio Vaticana, Vatican News e L’Osservatore Romano. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi linguistici, con il gruppo inglese che ha partecipato ad una sessione guidata dalla dott.ssa Nataša Govekar, direttrice del Dipartimento Teologico-Pastorale del Dicastero per la Comunicazione, che ha illustrato il funzionamento e le varie iniziative del Dicastero per la Comunicazione, tra cui il podcast "From Tourist to Pilgrim", disponibili in 5 lingue.

Suor Nina Krapić, collaboratrice della Direzione Teologico-Pastorale per il “Pentecost Project”, ha presentato per l’appunto il “Progetto Pentecoste”, che mira a costruire una rete globale dinamica di voci di suore nei media vaticani, dimostrando anche come le suore contribuiscono al lavoro della Chiesa. Il progetto prevede, tra l’altro, un programma di formazione e stage online per le religiose, con 3 mesi di formazione a Roma sulla comunicazione strategica e sulla comunicazione di crisi.

Successivamente, Mons. Lucio Adrián Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione, ha parlato del ripensamento del sistema informativo della Santa Sede. Ha spiegato che nel 2015 sono confluite nel Dicastero per la Comunicazione nove entità, tra cui il Centro Televisivo Vaticano, la Casa Editrice Vaticana e il quotidiano L’Osservatore Romano. Il Dicastero contava circa 650 dipendenti, ridotti a 570 dopo l'attuazione delle nuove riforme nel 2018. Ha inoltre ricordato che i contenuti mediatici sono ora prodotti quotidianamente in 53 lingue.

La visita si è conclusa con una breve preghiera nella cappella della Radio Vaticana, dove ogni settimana vengono trasmesse le Messe in diverse lingue. I partecipanti alla Conferenza sulla comunicazione “Shaping Tomorrow” sono rimasti pienamente entusiasti e ispirati dopo aver ascoltato e visto il cuore del Centro di comunicazione della Chiesa. 

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