All’appuntamento prendono parte 21 DIAM salesiani provenienti da varie Ispettorie di diversi Paesi, tra cui Brasile (Campo Grande, Manaus, San Paolo, Belo Horizonte, Porto Alegre, Recife), Stati Uniti (Est ed Ovest), Colombia (Bogotà e Medellín), Argentina (Nord e Sud), Messico (Città del Messico e Guadalajara), Cile, Uruguay, Bolivia, Venezuela, Centro America Antille e Perù. Inoltre, vi partecipano anche don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, e don Reginaldo Cordeiro, membro del medesimo Settore, referente per quanto riguarda le missioni del continente americano.
Nelle loro Ispettorie, i DIAM sono incaricati di mettere in pratica un lavoro missionario che rafforzi e diffonda, oltre alle azioni sociali, la fede e l’identità carismatica salesiana, che risponde a una cultura sempre più missionaria e sinodale, attraverso il lavoro di rete e il rafforzamento delle proposte.
Durante l’incontro si sono svolti momenti di formazione, lavori di gruppo e revisioni dei piani regionali di animazione missionaria. I partecipanti hanno vissuto anche momenti di fraternità, scambiando conoscenze e confrontandosi sul volontariato missionario salesiano.
Qual è l’importanza di questo incontro?
Don Cordeiro, prima dell’avvio dei lavori, ha affermato: “mi auguro che il nostro padre Don Bosco, e l’intercessione di Maria Ausiliatrice, accompagnino la riflessione in questi giorni, in vista del 150° anniversario della nostra prima Spedizione Missionaria per ringraziare, ripensare e rilanciare il nostro carisma salesiano nel contesto americano”.
Da parte sua, il DIAM dell’Ispettoria di Brasile-Porto Alegre, Edvaldo Nogueira, parlando dell’incontro, ha sottolineato che “l’importanza di questo raduno per noi Delegati all’Animazione Missionaria è, in primo luogo, generare unità e, in secondo luogo, costruire comunione e linguaggio. Questi due punti significano che la nostra missione salesiana qui in America, nel Cono Sud e nell’Interamerica, possa essere unita a ciò che la Congregazione ci chiede. E, soprattutto, possa raggiungere coloro che ne hanno più bisogno, i giovani più poveri e abbandonati”.
Un altro dei partecipanti, don Hernan Carmona, DIAM dell’Ispettoria di Medellín, parlando del lavoro per il prossimo anno, ha sottolineato che “le aspettative che abbiamo in preparazione al 2025, quando celebreremo il 150° anniversario della prima spedizione missionaria, è che possiamo creare buoni cristiani e onesti cittadini come voleva Don Bosco, dando risposte attuali, qui e ora, come ci chiede la Chiesa”.
Dall’incontro continentale dei DIAM d’America, un’iniziativa del Settore Missioni della Congregazione Salesiana, scaturiranno anche accordi riguardanti il Volontariato Missionario Salesiano, impegni, progetti comuni, e piani regionali di animazione missionaria.
Si tratta, perciò, di una tappa importante per rafforzare la missione salesiana e promuovere il volontariato missionario in tutta l’America.
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