Il rapporto ONU sulla fame nel mondo: una persona su 10 è senza cibo

Il cambiamento climatico, con ondate di calore estreme, innalzamento del livello dei mari, inondazioni e siccità, causano livelli acuti di insicurezza alimentare. L’ONU ha stimato che lo scorso anno, 783 milioni di persone, ovvero oltre il 9% della popolazione mondiale, hanno sofferto di fame cronica e più di 333 milioni di persone hanno affrontato livelli acuti di insicurezza alimentare, con un aumento di quasi 200 milioni di persone rispetto ai livelli pre-Covid.

Come riportato da Avvenire in questo articolo, la FAO ha stimato che nel 2030 quasi 600 milioni di persone soffriranno ancora la fame.

Inoltre, il deterioramento dei sistemi alimentari e dei mezzi di sussistenza locali, che dipendono da un clima sicuro e stabile, causa lo spostamento della popolazione.

Per aiutare, tra gli altri, le persone che soffrono la fame, la Chiesa cattolica gestisce – come riporta Fides nel rapporto annuale sulle statistiche della Chiesa cattolica – 14.205 dispensari, 15.276 case per anziani, malati cronici e persone con handicap, 9.703 orfanotrofi, 10.567 giardini d’infanzia, 3.287 centri di educazione o rieducazione sociale e 35.529 istituzioni sociali di altro tipo.

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