Durante il suo viaggio egli ha incontrato salesiani, membri della Famiglia Salesiana, famiglie, rappresentanti della Chiesa e delle autorità locali, ma ha avuto soprattutto l’opportunità di dialogare con gli studenti della scuola e i giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS), i principali beneficiari dell’azione salesiana, protagonisti di diversi incontri con il X Successore di San Giovanni Bosco.
Il programma del 26 aprile è iniziato alle 18:30 con l’arrivo alla presenza salesiana, dove il Rettor Maggiore è stato ricevuto da un comitato di accoglienza e ha potuto ammirare le nuove strutture per l’educazione infantile. Poi il Cardinale ha trascorso un momento fraterno con la comunità salesiana e ha partecipato alla recita dei Vespri. Successivamente, il Superiore dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice”, don Fernando Miranda, lo ha ringraziato per la sua presenza e lo ha invitato a sentirsi a casa. “Don Ángel, grazie per essere qui e per far parte di questa storia che stiamo costruendo insieme”, ha aggiunto da parte sua il Direttore della presenza salesiana, don Santiago Muñoz, ricordando l’impegno che la casa porta avanti nell’educazione di qualità e nell’amore per i giovani.
Successivamente, alle 20:30, il X Successore di Don Bosco ha visitato la “Casa Don Bosco”, un progetto sociale della fondazione “FISAT - Salesianos Social”: lì ha incontrato i minori ospiti del centro, ha condiviso la cena con loro e a ha rivolto loro il pensiero della “Buonanotte” salesiana.
Sabato 27 aprile le attività sono iniziate alle 10 nella parrocchia di “San Antonio Abad”, con l’avvio della giornata della Comunità Educativa Pastorale, che si è svolta con le famiglie della presenza salesiana per tutta la mattinata, in un cortile pieno di vita, in “stile Valdocco”. “Abbiamo scritto molto sulla Comunità Educativo-Pastorale, ma oggi siete voi, nonni, genitori e bambini, a dare vita ai documenti, grazie al carisma salesiano che i salesiani hanno piantato un giorno in questa terra fertile”, ha detto nelle sue parole l’Arcivescovo titolare di Ursona alle famiglie del quartiere.
Alle 12:30 il Rettor Maggiore ha visitato la sede della Fondazione FISAT per conoscere i progetti di assistenza residenziale, socioeducativi e di inserimento professionale che l’organizzazione salesiana porta avanti tra i giovani a rischio. Lì ha ringraziato i volontari e le persone impegnate che rendono possibile la realizzazione di quei progetti sociali, evidenziando: “La cosa più bella che abbiamo nelle presenze salesiane è la realtà che si vede nei progetti sociali (…). Voi fate volontariato in tutte le sue espressioni. La vita intesa come donazione ha più senso. Non potete immaginare l’investimento che state facendo nel futuro, e anche nel presente, per la vostra felicità”.
Nel pomeriggio, dopo un raduno con i partecipanti ad un incontro vocazionale, c’è stato un momento con i giovani di tutte le presenze salesiane della Comunità Autonoma Valenciana, che è iniziato con una celebrazione guidata dai “destinatari privilegiati di Don Bosco” della parrocchia, è proseguito nel teatro e si è concluso con una merenda e giochi nel cortile, oltre alla tradizionale foto di famiglia. È stato un momento ricco di messaggi in cui il Rettor Maggiore ha incoraggiato i giovani a essere protagonisti del loro futuro.
“Mi auguro che ogni giovane possa realizzare il proprio sogno, quel progetto di vita che ognuno di voi sta cercando di costruire. Non è facile, perché siete una generazione magnifica e preparata, ma la società non vi sta dando tutte le opportunità che meritate – ha condiviso nell’occasione –. Per questo il mio augurio è che riusciate a conquistare i vostri sogni essendo felici e sviluppando tutto il meglio che avete a disposizione”.
Nell’ultima giornata della sua visita a Valencia, domenica 28 aprile, il Card. Á.F. Artime alle 10:00 ha incontrato la Famiglia Salesiana, incoraggiando tutti i membri presenti a continuare a vivere il presente e il futuro restando saldi nella fede. “Il nostro maggiore contributo è ciò che siamo dal punto di vista carismatico: prendiamoci cura delle nostre famiglie, delle nostre comunità locali, continuiamo a dare testimonianza con le nostre azioni e comunichiamo ciò che siamo, ciò che facciamo e con chi siamo”, ha dichiarato.
A seguire, alle 12, il Rettor Maggiore ha presieduto l’Eucaristia di rinnovo dell’impegno salesiano, che ha rappresentato anche la cerimonia di chiusura della sua visita, nell’ambito del programma di celebrazioni per questi 125 anni di “Storia viva” dell’opera salesiana.
Merita di essere segnalato, infine, che durante il fine-settimana hanno partecipato ai vari appuntamenti diverse autorità locali e nazionali. “Poter festeggiare questi 125 anni è una grande gioia perché c’è tanta vita, tante storie, tanti bambini, tante famiglie che sono passate per questa casa” hanno concluso i salesiani di SMX.
Fonte: Salesianos.info
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