Durante il suo viaggio incontrerà salesiani, membri della Famiglia Salesiana, famiglie, rappresentanti della Chiesa e delle autorità, ma avrà soprattutto l’opportunità di incontrare gli studenti della scuola e i giovani del Movimento Giovanile Salesiano, principali destinatari dell’azione salesiana, che stanno preparando vari eventi per accogliere il Rettor Maggiore.
Il programma del 26 aprile inizierà alle 18:30 con l’arrivo alla presenza salesiana, dove sarà ricevuto da un comitato di accoglienza presso le strutture scolastiche salesiane, dove gli verranno mostrate le nuove strutture per l’educazione infantile, e dove potrà condividere la recita dei vespri con la comunità. In seguito, alle 20:30, visiterà la “Casa Don Bosco”, un progetto sociale della fondazione FISAT Salesianos Social, dove avrà modo di incontrare i bambini lì accolti, e con essi condividerà la cena, prima di consegnare loro il pensiero della “Buonanotte” salesiana.
Le attività di sabato 27 aprile inizieranno alle 10 nella parrocchia dedicata a Sant’Antonio Abate, con l’avvio della Giornata della Comunità Educativo-Pastorale, che si svolgerà per tutta la mattinata con le famiglie della presenza salesiana. Alle 12:30 visiterà la sede della fondazione FISAT per conoscere i progetti di assistenza residenziale, di inserimento socioeducativo e lavorativo che l’organizzazione salesiana realizza con i giovani a rischio. Lì incontrerà le équipe tecniche e i volontari; poi, alle 13:15, parteciperà ad un dialogo con i giovani inseriti nei percorsi di discernimento vocazionale.
Nel pomeriggio, a partire dalle 16:30, si terrà un incontro di tutti i giovani della Comunità Valenciana, della Regione di Murcia e dell’Aragona, che inizierà nella chiesa parrocchiale, proseguirà nel teatro e si concluderà con merenda e giochi nel cortile, insieme alla tradizionale foto di gruppo.
Nell’ultima giornata della visita, domenica 28 aprile, incontro con la Famiglia Salesiana. Seguirà, alle 12:00, l’Eucaristia di rinnovo dell’impegno salesiano, presieduta dallo stesso Rettor Maggiore, che fungerà da cerimonia di chiusura della visita nell’ambito del programma “125 anni di storia viva”.
Era il 28 novembre 1898, quando l’allora Ispettore della Spagna salesiana e futuro Rettor Maggiore Don Filippo Rinaldi diede inizio a quest’opera salesiana nel quartiere di Sagunto a Valencia. Una casa che, nata con umili origini, ha vissuto momenti importanti già dal decennio 1910-1920, grazie all’opera di salesiani come Guillermo Viñas, Direttore che impresse un’impronta profonda all’istituto. In seguito, dopo il buio della Guerra Civile, la casa riuscì a riprendere il suo instancabile servizio e nei decenni 1946-1966 – in collaborazione con l’Arcivescovo di Valencia, il salesiano Mons. Marcelino Olaechea – approfondì ulteriormente la sua azione pastorale.
Oggi l’opera è una casa salesiana completa, con molte attività e ambienti pastorali vivi e attivi e una serie di proposte volte all'educazione e all'evangelizzazione dei giovani (Itinerario di educazione alla fede, Sport educativo, Animazione professionale, Arte). Tutto questo, sempre nell’ottica e nello spirito di Don Bosco, per rendere i giovani buoni cristiani e onesti cittadini.
“San Antonio Abad” è, soprattutto, una casa che si concentra in modo particolare sulla cura dei ragazzi e delle ragazze in situazioni di maggiore vulnerabilità in tutti gli ambienti e, soprattutto, nei vari progetti sociali, ed ospita anche una serie di uffici ispettoriali e la sede della Fondazione “Iniciativa Solidaria Ángel Tomás” e dell’ONG “Bosco Global”.
Fonte: Salesianos.info
