Le migrazioni interne all’India sono un fenomeno diffuso e lo Stato del Maharashtra, che ha per capitale Mumbai, è una delle mete più gettonate. In questi contesti spesso i bisogni dei minori vengono trascurati, poiché i genitori si recano nelle grandi città in cerca di lavoro e di una vita migliore. I migranti costituiscono infatti la spina dorsale di diversi settori lavorativi, tra cui l’edilizia, il turismo e l’ospitalità, l’industria manifatturiera, i trasporti e i servizi… occupando ruoli umili, che vanno dai braccianti ai lavoratori domestici, dagli autisti e alle guardie di sicurezza.
Così l’educazione, l’assistenza sanitaria e l’integrazione sociale rischiano di essere fortemente ostacolate per i giovani migranti. “Per affrontare queste sfide, i salesiani di Ahmednagar hanno lanciato un progetto per i giovani delle comunità di migranti – spiega don Michael Conway, direttore di “Salesian Missions”. – E noi siamo stati felici di finanziare un progetto così valido che si è concentrato sull’educazione, l’assistenza sanitaria, delle migliori condizioni di vita, sul cibo sano e l’inclusione, assicurando ai giovani la soddisfazione dei loro bisogni e la speranza di un futuro più luminoso”.
Il progetto ha incoraggiato i bambini delle comunità di immigrati a frequentare i centri educativi salesiani per varie attività sportive. Questo spunto ha avvicinato tanti giovani e ha permesso loro di accedere agli altri servizi offerti, comprese le lezioni scolastiche, organizzate in sei turni. In totale hanno partecipato 193 ragazzi e ragazze, che hanno studiato matematica e lingua; alla fine di ogni mese sono stati somministrati dei test per valutare i progressi, e a coloro che avevano bisogno di aiuto sono state fornite cure e attenzioni ulteriori.
È stata inoltre assicurata l’alimentazione a 200 giovani, che hanno potuto consumare almeno un pasto sano alla settimana grazie al sostegno del progetto. I salesiani hanno anche organizzato 12 programmi per informare i genitori sull’importanza di una adeguata alimentazione, così come su altri servizi a loro disposizione in materia di salute o di supporto economico; in totale più di 2.300 persone hanno partecipato a queste sessioni.
Infine, anche la salute ha fatto parte del progetto sviluppato ad Ahmednagar: i Figli di Don Bosco hanno organizzato 12 programmi di sensibilizzazione sulla salute dei bambini migranti, affrontando temi come la salute personale e le pratiche igieniche; hanno offerto, test ed esami per valutare la necessità di vaccinazioni di dengue e malaria; e hanno consegnato loro i medicinali di cui potevano aver bisogno.
I giovani indiani devono affrontare molte sfide e una mancanza di opportunità educative dovuta a questioni di caste, classe e genere. Quasi il 44% della forza lavoro è analfabeta e meno del 10% della popolazione in età lavorativa ha completato i cicli dell’educazione secondaria. Peraltro, anche molti diplomati della scuola secondaria non hanno le conoscenze e le competenze necessarie per competere nell’attuale mercato del lavoro in continua evoluzione.
Fonte: Salesian Missions