Nel 2010, dopo la ristrutturazione degli ambienti nell’opera salesiana della Spezia inizia l’attività, grazie anche al sostegno della dottoressa Stefania Branchini, Direttrice del Distretto Sociosanitario, della fondazione Carispezia che finanzia i primi due anni, dalla Regione Liguria e dal Comune di La Spezia che sostiene i primi tre anni per poi valutare il quarto. “In questo momento – spiega Luca Vergassola, coordinatore del centro diurno – stiamo nel quarto anno, perché l’amministrazione comunale ha valutato positivamente la nostra attività. Un centro diurno così nella città non c’era”.
Il Traghetto accoglie venti minori e altri cinque posti sono per i ragazzi del progetto “Navigare soli”: “Si tratta di un progetto individuale rivolto a quei ragazzi che sono in uscita dal centro diurno, li accompagniamo verso l’autonomia”, spiega ancora Luca Vergassola.
Come tutti, anche il Traghetto ha dovuto reinventarsi nel periodo della pandemia e del post-pandemia: “Nel 2021, su base volontaria, abbiamo aperto anche la mattina per permettere a chi non aveva strumenti di poter seguire le lezioni: abbiamo abbattuto lo scalino tra chi aveva una stanza, un computer, una connessione a disposizione e chi no. I ragazzi venivano qui dalla mattina, facevano colazione e poi potevano seguire le lezioni a distanza”. Oltre a Luca Vergassola, psicologo e psicoterapeuta, al Traghetto lavorano quattro educatori professionisti: Daniela Fioravanti, Giorgia Lenzi, Simone Lobina e Marco Ramonini.
Oltre ai venti ragazzi inseriti a tempo pieno e i cinque posti del progetto “Navigare soli”, il Traghetto si prende cura anche di quei giovani passati di lì, ma che ogni tanto hanno bisogno di tornare: “'Il porto sicuro' è il nome di questo progetto che permette di accogliere di tanto in tanto chi è partito dal Traghetto ma che ha bisogno di tornare, per una parola, per un piccolo aiuto: ci prendiamo cura di chi è passato da qui per accompagnare i nostri giovani anche nell’autonomia”, prosegue Vergassola.
Durante la festa di Don Bosco del 28 gennaio sono stati festeggiati i 15 anni de “Il Traghetto”. Don Giorgio Mocci, Direttore dell’oratorio e Presidente dell’associazione “Il Galeone”, si mostra felice della ricorrenza: “Lo straordinario lavoro educativo quotidiano che si svolge nel Centro Diurno è frutto di una volontà condivisa dalla Comunità Educativa Pastorale di “La Spezia” e della passione educativa degli educatori del Centro Diurno, ai quali vanno gli auguri ed il grazie di tutti noi”.
All’evento è intervenuto anche don Francesco Preite, Presidente di “Salesiani per il sociale APS”, che associandosi al grazie espresso da don Mocci per gli educatori ha dichiarato: “Il Centro Diurno rappresenta un presidio di contrasto alla povertà educativa e di prevenzione educativa fondamentale in un Paese come l’Italia che, purtroppo, conta circa 1 milione e 400mila minori in povertà assoluta. Promuovere presidi come 'Il Traghetto' è garanzia di futuro e crescita di una comunità e dell’intero Paese”.