Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, è atterrato nel pomeriggio all’aeroporto di Ulaanbaatar, insieme al suo segretario don Horacio López e don Václav Klement, Consigliere per la Regione Asia Est-Oceania.
L’accoglienza non poteva essere più festosa e solenne, secondo le tradizioni mongole. Nel “Don Bosco Technical School” ad attenderlo c’erano salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori, exallievi e naturalmente gli studenti e i giovani, guidati da don Paul Leung, superiore salesiano delegato per la Mongolia. Hanno pregato insieme e condiviso la mensa, esibendo i tratti caratteristici delle variopinte tradizioni e della cultura mongola.
Verso le 10 della domenica mattina l’arrivo a Darkhan, la seconda comunità, a 250 chilometri di distanza. L’ingresso nella casa salesiana è stato a dorso di cammello, sia per il Rettor Maggiore che per il regionale don Klement.
Durante la celebrazione eucaristica Don Á.F. Artime ha apprezzato la semplicità e la fede genuina che ha incontrato, incoraggiando la gente a collaborare intensamente con i salesiani, le FMA e le Missionarie della Carità che vivono con loro. Nell’incontro con i salesiani si è innanzitutto lasciato spazio all’ascolto della loro esperienza di vita e missione salesiana in Mongolia.
A conclusione il Rettor Maggiore ha messo in evidenza:
- L’importanza della testimonianza personale di salesiani con uno stile di vita in sintonia con il Vangelo, che tocca i cuori più delle parole. Va a pari passo con la cura per la vita spirituale e il sostegno reciproco tra confratelli.
- Il primato della fraternità e della comunione, anche nel discernere i passi da fare per la missione: riflessione, prudenza, e condivisione di visione e strategie.
- Per impiantare il carisma salesiano ci vuole una forte motivazione carismatica, va mantenuta l’interculturalità e internazionalità dei confratelli e si deve guardare fin d’ora alle generazioni di salesiani che verranno.
Prima di ripartire la tradizionale benedizione augurale con il latte e il saluto per il buon viaggio: ‘Huree, Huree, Huree’.
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