Come spiega Tatiana Capelo, Delegata ispettoriale di Comunicazione Sociale, le origini del “Noticiero Salesiano” risalgono all’arrivo dei primi salesiani in Ecuador, che producevano una cronaca di quanto accadeva nelle comunità. Questi documenti sono stati poi raccolti con l’obiettivo di conservare la memoria storica. Successivamente, la rivista divenne il mezzo di comunicazione ufficiale dell’Ispettoria, grazie all’iniziativa di don Segundo Torres, quando la Casa Ispettoriale si trovava nell’edificio di via Alpallana, a Quito. L’edizione più antica del “Noticiero Salesiano”, registrata nell’Archivio Storico Salesiano, risale dunque al 1973.
Don Segundo si occupò di raccogliere le informazioni inviate dai salesiani, dai laici e dai comunicatori, per poi realizzare un opuscolo in bianco e nero da inviare mensilmente alle comunità e alle opere. Questa proposta fu molto apprezzata all’epoca, perché era l’unico mezzo disponibile per conoscere i progressi dell’Ispettoria. Con il passare degli anni, poi, sono sorte nuove sfide. Nel settembre 2003, l’Ufficio Salesiano di Comunicazione ha preso in carico la pubblicazione della rivista, per rafforzarne il contenuto editoriale e comunicare con più forza la missione salesiana. Sempre per questo motivo, nello stesso anno, è stata creata la Rete degli inviati salesiani, al fine di avviare un lavoro di rete a livello nazionale.
Nel 2010, in occasione della visita dell’Urna di Don Bosco in Ecuador, fu prodotta un’edizione a colori della rivista e si decise di mantenere queste caratteristiche. A febbraio 2020, infine, a causa della pandemia, la pubblicazione venne interrotta. Fino ad allora, però, il “Noticiero” aveva una tiratura mensile di circa 800 copie.
La nuova realtà imposta dalla pandemia ha fatto sì che la rivista iniziasse a essere inviata in formato PDF, via e-mail, con cadenza mensile. Nel corso del tempo, le caratteristiche di questo mezzo sono state gradualmente modificate per rispondere alle nuove esigenze dei lettori e, alla fine del 2023, è stato deciso di trasformare il “Noticiero Salesiano” in una newsletter o bollettino digitale.
Tatiana Capelo racconta che, dopo una valutazione condotta tra salesiani, laici, giovani e comunicatori, è emerso chiaramente che il “Noticiero” doveva evolversi. “La prima sfida è stata quella di costruire una proposta che ci permettesse di avere un giornale più agile, dinamico e più vicino ai lettori sia nella parte grafica, sia nei contenuti – spiega Tatiana –. Una seconda sfida è stata quella di raggiungere un maggior numero di amici di Don Bosco, offrendo la possibilità a più persone di iscriversi alla newsletter attraverso il sito web, i social network o la posta istituzionale”.
Al tempo stesso è importante ricordare che la proposta della newsletter era stata presentata durante l’incontro annuale di valutazione e pianificazione del “Noticiero Salesiano”, svoltosi a novembre e, successivamente, condivisa con il Consiglio Ispettoriale, a dicembre, per l’approvazione.
L’importanza di generare reti di comunicazione, nel mondo digitale di oggi, è stata evidenziata anche dal Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, il quale ha affermato: “Don Bosco, a suo modo, è stato un comunicatore con una visione di rete. Don Bosco ha creato una rete di persone per comunicare il bene. Questo è il criterio fondamentale per tutti noi che viviamo nel mondo digitale: promuovere il bene che si fa. Promuovere il bene che nasce dal cuore e dalle azioni di tante persone”.
Seguendo queste direttive, il “Noticiero Salesiano” avrà lo scopo di rendere visibile il lavoro educativo-pastorale che viene svolto nei diversi settori. Per questo motivo, in conclusione, Tatiana Capelo invita tutti i Salesiani, i laici e i giovani di ECU ad inviare i propri contributi a questo mezzo di comunicazione ispettoriale, per diffondere ciò che si sta realizzando a favore dei giovani dell’Ecuador.
Cristian Calderón
