Il seminario ha preso il via dai dati sul 2022 raccolti e analizzati dall’Osservatorio, una piattaforma ideata sempre da CNOS-FAP e PTSCLAS (consultabile sui siti www.cnos-fap.it e www.osservatoriodigitale.ptsclasplatform.it), che ha mostrato come l’anno scorso ci sia stato un leggero aumento negli impegni di spesa in Italia dei bandi per la Formazione Professionale e un aumento anche superiore dei finanziamenti dedicati alle Politiche Attive del Lavoro.
“Siamo molto soddisfatti che la filiera tecnico-professionale abbia raggiunto un buon livello e che la tendenza delle politiche europee e nazionali sia quella di implementare gli investimenti in questi ambiti, ritenuti ormai determinanti per lo sviluppo dell’occupazione”, ha affermato durante l’evento di presentazione dei risultati dell’Osservatorio Digitale il neo-Direttore Generale del CNOS-FAP, don Giuliano Giacomazzi. “Ora però siamo di fronte ad una nuova sfida con la riforma del Ministro dell’Istruzione e del Merito – ha continuato il salesiano –. Auspichiamo che questa possa concorrere nella direzione di un pieno riconoscimento dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), delle sue peculiarità e della sua identità, alla pari dei percorsi scolastici”.
Poi gli interventi scientifici di Sara Frontini e Mattia Dolci di PTSCLAS si sono soffermati sull’analisi degli avvisi, tenendo conto dello scenario complesso post pandemico, sull’analisi su alcuni stanziamenti e programmi specifici, nonché sui Piani di Attuazione Regionali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che hanno permesso di attivare molteplici Percorsi di Qualificazione e Riqualificazione nelle Politiche Attive del lavoro e di rafforzare il Sistema Duale nella Formazione Professionale.
L’Osservatorio Digitale ha messo in luce anche come in ambito formativo siano stati riconfermati i diversi livelli di integrazione regionale, con un generale sistema IeFP più maturo, anche se poi non mancano le profonde divergenze a livello regionale per quel che concerne l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) radicata sul territorio sono in alcune regioni del centro nord.
Dopo un’attenta analisi dei fondi strutturali europei, del loro utilizzo in termini generali e del loro impiego anche per l’appianamento delle disparità sociali – con programmi come “Giovani, Donne e Lavoro”, che ha ottenuto la maggiore quota di finanziamento – il dibattito si è spostato sul futuro, con la presentazione e lo studio delle riforme e delle risorse che possono servire a disegnare un nuovo sviluppo del Paese basato sulle competenze.
Diversi rappresentanti istituzionali (Dirigenti Ministeriali e Regionali, Assessori di Piemonte, Toscana, Lazio, Lombardia, Marche e Calabria) e i rappresentanti del mondo della Formazione professionale e del Lavoro hanno dato contributi significativi al dibattito, ciascuno sulla base della propria competenza.
Infine, Paola Vacchina, Presidente di “FORMA”, l’associazione degli Enti Nazionali impegnati nella Formazione Professionale, ha molto apprezzato la presentazione dei dati elaborati attraverso l’Osservatorio Digitale, e se da un lato ha salutato come una “buona notizia” lo sviluppo della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro in Italia, “sostenuta anche dai fondi europei e che migliora i propri servizi di inclusione lavorativa”, dall’altro ha messo in guardia dal rischio che tali processi siano vanificati dalla scarsità di risorse pubbliche; e ha per questo invitato Governo e Parlamento a provvedere. “I giovani italiani, soprattutto quelli del centro-sud, hanno diritto ad una diffusa e ampia offerta di IeFP” ha concluso.
A conclusione dell’evento tenutosi a Palazzo Giustiniani si può affermare come l’analisi ragionata dell’Osservatorio Digitale ha evidenziato la tendenza verso un sistema della Formazione e delle Politiche Attive del Lavoro più solido e sinergico, seppure in un Paese che si muove a velocità diverse e frammentato da legislazioni regionali molto differenti tra loro. Sarà importante valutare gli impatti che tali politiche avranno nel prossimo futuro su tutta la filiera professionale anche alla luce delle Riforme e della Sperimentazione.
