Le maggiori difficoltà si concentrano nelle aree più periferiche della città, come lo sventurato quartiere di Makala, dove la gente vive nella miseria più totale. Fra i problemi che affliggono la zona, quello dell’approvvigionamento idrico è il principale e a questo si aggiunge l’altissimo rischio aggressioni.
ll Centro “Muetu Don Bosco” di Mbuji Mayi è stato fondato dai salesiani nel 1995 a Makala, diventando in poco tempo un punto di riferimento per tutti i poveri abitanti del quartiere. Sono 4.900 i giovani che usufruiscono dei servizi offerti dalla missione, a cui si aggiungono i dipendenti e le loro famiglie, i pazienti del dispensario medico annesso, i parrocchiani e le famiglie vulnerabili del quartiere. Insieme ai bambini e agli adolescenti del centro, sono quasi 9.400 le persone che ogni giorno devono affrontare i lunghi viaggi verso Bushimaie, Nyongolo, Kanshi, Kanjiya.
Il Centro dispone di un sistema di approvvigionamento idrico che consente di fornire giornalmente 2.800 litri di acqua potabile: acqua piovana che viene raccolta e filtrata in sei cisterne, ma, poiché il fabbisogno del centro e dell’area circostante è maggiore, i salesiani acquistano ogni giorno altri 15.000 litri di acqua filtrata. Negli ultimi anni, la spesa è diventata insostenibile, oltre a non garantire il fabbisogno minimo giornaliero degli utenti, rendendo necessaria la trivellazione di un pozzo profondo. In questo modo, i salesiani sperano di coprire interamente non solo le esigenze interne e degli attuali beneficiari del quartiere, ma anche di assicurare apporto idrico ad ulteriori famiglie. Con lo scoppio dell’ennesima epidemia di colera che continua a mietere vittime ogni giorno, la realizzazione di questo progetto è considerata una priorità urgente dai salesiani della regione e dalle autorità locali.
Come spiegano da “Missioni Don Bosco”, l’obiettivo del progetto è garantire l’approvvigionamento idrico in quantità sicura, equa e sufficiente alla popolazione, promuovere una buona igiene personale, ridurre le difficoltà legate alla distanza della popolazione dai punti di prelievo pubblici e il rischio di esposizione ai pericoli per le donne e per le ragazze, che sono costrette a frequentare saltuariamente la scuola.
Per maggiori informazioni sul progetto e per ascoltare l’intervista a don Mario Perez, missionario salesiano a Mbuji Mayi, visitare il sito: www.missionidonbosco.org