La celebrazione è iniziata alle 7:00 del mattino, con la Messa celebrata nel cimitero del villaggio di Meruri. La calorosa ed espressiva partecipazione dei fedeli ha dimostrato l’importanza che i Servi di Dio nutrono ancora per la popolazione locale, e l’affetto di questa verso di loro. La celebrazione è stata presieduta da don João Bosco Maciel, Segretario dell’Ispettoria di Brasile-Campo Grande (BCG), e concelebrata dal Direttore della comunità salesiana, don Andelson Dias de Oliveira.

In serata, la comunità religiosa ha recitato la Via Crucis della vita dei Servi di Dio. Il momento ha visto la partecipazione di giovani della “Rotta del Volontariato” delle Figlie di Maria Ausiliatrice, provenienti da diverse regioni, come Rio de Janeiro, Espírito Santo e Minas Gerais, oltre alla comunità di indigeni Boe-Bororo.

Durante la cerimonia, don Maciel, che ha presieduto anche la Via Crucis, ha invitato tutti a pregare per i Bororo presenti in quel giorno al sacrificio del sacerdote salesiano e del catechista indigeno, volendo rendete omaggio, con tale gesto, alla suprema donazione della vita da parte dei Servi di Dio. Attualmente, quegli indigeni che assistettero al loro assassinio sono gli anziani della comunità, simboli viventi dell’alleanza d’amore bagnata anche dal sangue, tra i salesiani missionari e i Boe-Bororo. Con la loro stessa vita tali anziani sono la testimonianza concreta della trasformazione e dell’armonia che il messaggio evangelico portato avanti dei Servi di Dio ha promosso nella comunità nel corso degli anni.

La celebrazione dei 47 anni della memoria della morte dei Servi di Dio don Lunkenbein e Simão Bororo ha rafforzato tra tutti il valore di mantenere viva la memoria e l’eredità da loro lasciata. La comunità Meruri al termine delle celebrazioni si è promessa di continuare ad onorare la loro storia, a celebrarne la fede e l’amore per il prossimo, e a lasciarsi ispirare dal loro esempio per fare altrettanto.

Fonte: Ispettoria BCG

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