Il “Circo Elettrico” è il risultato di una collaborazione della divisione “SolSal” di Porto con il Centro Sociale “Soutelo” di Rio Tinto, la Compagnia “Erva Daninha” e la Fondazione “Salesianos”; gode, inoltre, del finanziamento del programma “Cittadini Attivi” di EEA Grants per il potenziamento sociale dei gruppi vulnerabili, e il sostegno del consorzio composto dalla Fondazione “Calouste Gulbenkian” e dalla Fondazione “Bissaya Barreto”, che gestisce il programma in Portogallo.
Il progetto, iniziato nel maggio 2022, continuerà fino a luglio 2023, coinvolgendo circa 30 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni dei comuni di Porto e Gondomar.
Il “Circo Elettrico” si basa metodologicamente sulle arti circensi come processo motivazionale e di rafforzamento sociale e responsabilizzazione dei giovani NEET. In questa logica, l’obiettivo principale è quello di avviare questi giovani verso il lavoro, attraverso l’animazione di laboratori settimanali sulle competenze personali e sociali, sull’occupabilità e sulle arti circensi, concentrandosi sullo sviluppo personale. Oltre ai laboratori, e sulla base di una visione sistemica, il progetto prevede anche un sostegno psicosociale individualizzato e laboratori occasionali di rafforzamento delle competenze per le famiglie e le aziende.
Più recentemente, “SolSal” Porto e i suoi collaboratori del Centro Sociale “Soutelo” e della Companhia “Erva Daninha” hanno unito le forze per applicare le basi di questo progetto ad un’altra realtà. Nell’ottobre 2022 è nato “Q-CIRCO”, per costruire una risposta all’inserimento professionale dei giovani accolti nei percorsi di reinserimento sociale del Centro Educativo “Santo António” di Porto e del Centro di Riabilitazione “Areosa”.
Questo secondo progetto è iniziato ad ottobre 2022 e durerà fino al 2025, ed è realizzata con il sostegno della Fondazione “Calouste Gulbenkian” e della Fondazione “La Caixa”, attraverso l’iniziativa “Partis & Arts For Change”.
Il 18 gennaio scorso, inoltre, il “Q-CIRCO” è stato uno dei progetti visitati dal Ministro della Cultura Pedro Adão e Silva, nell’ambito del percorso “Cultura che siamo”, dedicato alle iniziative di inclusione attraverso le arti. In quell’occasione i ragazzi del Centro educativo “Santo António” hanno ricevuto il Ministro, la Supervisora dell’Istituto, Catarina Sarmento e Castro, e il Segretario di Stato per l’Inclusione, Ana Sofia Antunes, che hanno potuto conoscere l’azione di “Q-CIRCO” e comprendere l’impatto di questo intervento sui che stanno scontando misure detentive.
Fonte: Salesianos.pt